Assemblea Onu adotta due Risoluzioni che chiedono il ritiro di Israele
La questione di fondo resta l’impunità garantita di fatto a Israele dagli Occidentali.
La questione di fondo resta l’impunità garantita di fatto a Israele dagli Occidentali.
La versione ufficiale israeliana, che attribuisce l’esodo del 1948 alla guerra arabo-israeliana, differisce nettamente lettura degli storici come Pappé, che esplicitamente di pulizia etnica: villaggi distrutti, diritto al ritorno negato, la Nakba resta ferita aperta per i palestinesi.
Gli attacchi deliberati contro impianti nucleari civili posti sotto salvaguardie AIEA violano il diritto internazionale, minano il compromesso del TNP e normalizzano doppi standard strutturali; l’articolo, disponibile in italiano e in inglese, analizza implicazioni giuridiche e strategiche e propone strumenti per ripristinare disciplina, sicurezza e credibilità del regime.
Ilan Pappé: il Piano Dalet alla base della pulizia etnica della Palestina.
Con lo sguardo puntato su Gaza, in Cisgiordania Israele e i suoi coloni accelerano espropri, demolizioni e violenze: oltre 1.100 palestinesi uccisi dall’ottobre 2023, migliaia di ettari confiscati, attacchi record e sfollamenti forzati, secondo OCHA, in un disegno di pulizia etnica.
Secondo le Nazioni Unite, gli attacchi dei coloni in Cisgiordania ad ottobre 2025 hanno registrato il bilancio mensile più alto degli ultimi due decenni.
L’accettazione con riserva del piano Trump da parte di Ḥamās ha aperto negoziati a Sharm el Sheikh, sfociati in un cessate il fuoco con scambio di prigionieri, aiuti e ritiro IDF. Ma l’ambiguità di Netanyahu e l’instabilità israeliana ne minano l’attuazione.
Lo storico Avi Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Ḥamās incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.
La conferenza internazionale organizzata dall’Associazione Habilian ha riunito esperti da Iran, Italia, Argentina e Pakistan per denunciare il terrorismo di Stato israeliano, analizzare i doppi standard internazionali e promuovere un fronte intellettuale di solidarietà contro l’impunità del regime.
I palestinesi non hanno responsabilità nell’Olocausto; invece, assistiamo al massacro quotidiano di Gaza. L’articolo di Alessandra Ciattini indaga complicità storiche e politiche dell’Occidente nel progetto sionista e nelle sue drammatiche conseguenze economiche, geopolitiche e morali.