Mentre l’industria va a picco e l’economia a rilento il governo si preoccupa di aumentare le spese militari.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha confermato che l’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina e che a breve verrà presentato il 12° pacchetto di aiuti militari, in linea con quelli già approvati in precedenza.
Intervenendo a latere della presentazione del calendario della Difesa a Roma, Crosetto ha affermato che la posizione del governo non muta: “Continuiamo ad aiutare Kiev con i mezzi a nostra disposizione”.
Una linea strategica quella del sostegno militare ad oltranza all’Ucraina, peraltro abbandonata da Trump, che comporta un aggravio delle spese militari, previste infatti in netto aumento nella finanziaria 2026, e che avviene a discapito della spesa sociale.
Inoltre, il nuovo pacchetto di forniture militari segue di poco la 19esima tranche di sanzioni alla Russia comminata nelle scorse settimane, ciò nonostante, le precedenti abbiano prodotto 33 mesi di riduzione tendenziale della produzione industriale nei 36 precedenti e stanno condannando il nostro paese ad una crescita asfittica perdurante, anche nel 2025 prevista a solo +0,5%.
Il governo italiano invece di provvedere alla realizzazione di un piano di rilancio dell’industria e di uno energetico per l’abbattimento dei costi di approvvigionamento, attualmente i più cari in Europa (vedi tabella saggio Economia di guerra oggi Parte XXIII), persevera nella inconcludente ed economicamente nefasta politica di sostegno a oltranza alla guerra in Ucraina invece di attivarsi politicamente e diplomaticamente per una sua risoluzione negoziale che tenga in considerazione le necessità di sicurezza strategica degli attori coinvolti, Russia in primis. Vera causa del conflitto in corso come ribadito più volte da Putin a partire dalla conferenza di Monaco sulla sicurezza del 2007.
Ciò che Trump pare aver capito da tempo, anche alla luce degli sviluppi della guerra sul campo, sembra ancora sfuggire al masochistico gruppo dei cosiddetti volenterosi del quale fa parte, ahinoi, anche il nostro governo di sedicenti patrioti.
Andrea Vento
4 novembre 2025
Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati
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