Cordoglio e partecipazione al funerale di Marah a Pontasserchio

Comunicato del Comitato Popolare Sangiulianese per la Palestina. Amarezza e rammarico per il mancato intervento della società civile locale.

Nutrita la presenza e commossa la partecipazione popolare alle esequie della ventenne palestinese Marah Abu Zhuri, morta per grave denutrizione all’Ospedale di Cisanello a causa dell’embargo israeliano a Gaza, tenutesi al parco della Pace di Pontasserchio, nel comune di San Giuliano Terme, nella tarda mattinata di mercoledì 20 agosto.

Il Comitato Popolare Sangiulianese per la Palestina esprime profondo cordoglio e si stringe alla mamma, alla famiglia e alla comunità palestinese per la scomparsa di Marah, vittima innocente della barbarie israeliana che si è abbattuta sulla Striscia di Gaza da quasi 2 anni, nell’indifferenza e talvolta la complicità dei governi dei paesi occidentali che, salvo rare eccezioni, non hanno effettuato alcuna seria pressione sul governo Netanyahu e continuato a fornirgli armamenti.

Come ha ricordato Luisa Morgantini nel suo intervento, unica esponente della società civile italiana a cui è stato consentito esprimersi, “Siamo tutti colpevoli” rivolgendosi, non certamente ai movimenti per la Palestina, quanto piuttosto agli esponenti dell’establishment politico e istituzionale che affollavano numerosi le sedie riservate alle cosiddette “autorità”.

Sincero apprezzamento, sempre come Comitato, manifestiamo per la nobile proposta del Sindaco, Matteo Cecchelli, di aver offerto la disponibilità della comunità sangiulianese ad ospitare le esequie e farsi carico della sepoltura di Marah, interpretando il sentire della popolazione e rispettando il passato di solidarietà concreta e attivismo politico del territorio a favore della causa palestinese.

Il gesto del Sindaco ci ha reso orgogliosi di essere cittadini sangiulianesi e come Comitato ci siamo riconosciuti nei passaggi più significativi del suo discorso, concreto e privo di fronzoli, durante il quale, senza parafrasi, ha denunciato l’occupazione dei Territori, il genocidio in atto da parte del governo Netanyahu e chiesto con fermezza la fine del massacro a Gaza.

Un discorso, quello del Sindaco, mosso da consapevolezza e sincerità per il quale ci aspettiamo atti politici conseguenti, portando le istanze espresse, che sono le stesse della comunità locale, all’attenzione delle istituzioni di livello superiori e i vertici del proprio partito, adoperandosi concretamente affinché si trasformino nella cessazione di forniture di armamenti, in sanzioni per le continue violazioni del diritto internazionale e nella fine del genocidio.

Non riteniamo che le flebili e tardive voci di condanna dell’operato di Israele, definiti un crimine contro l’umanità dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja, rilasciate solo successivamente alla rottura unilaterale del cessate il fuoco da parte di Israele nel marzo scorso, quando la conta dei morti già aveva superato le 50.000 unità, possano riabilitare un ceto politico connivente con Tel Aviv che ha brillato per 2 anni e mezzo per immobilismo.

Come ha messo in evidenza l’Imam di Firenze, Izzedin Elzir, nel suo apprezzato intervento: “Ringrazio anche il mio governo (quello italiano, ndr), ma vorrei ringraziarlo dicendo non mandare più armi allo stato criminale di Israele. Non abbiamo bisogno di curare bambini dopo che abbiamo mandato armi per ucciderli”.

Purtroppo, ha invece destato rammarico e amarezza la decisione di escludere i rappresentanti della comunità locale, fra cui il nostro Comitato, dal poter intervenire alle esequie nonostante la mattina del giorno precedente uno dei suoi coordinatori si fosse prenotato presso la segreteria del sindaco. Ciò, nonostante il Comitato Popolare Sangiulianese per la Palestina abbia compreso fin dalle prime settimane il carattere genocida dell’aggressione a Gaza e sia stato il primo in provincia ad aver organizzato una iniziativa storico-formativa e di solidarietà concreta a Molina di Quosa fin dal novembre 2023, ad aver effettuato 2 raccolte fondi per gli aiuti umanitari per la popolazione sotto assedio a Gaza e varie altre attività sul territorio comunale.

Il Comitato nei suoi anni di esistenza ha cercato di interpretare la sensibilità e la solidarietà della comunità locale verso la causa Palestinese e uno dei coordinatori si era pure fatto promotore, da consigliere di minoranza, di una mozione consiliare di riconoscimento dello stato di Palestina già ad inizio 2015 che venne approvata, non solo per primo fra tutti i comuni italiani, ma anche col voto unanime di tutti i consiglieri di maggioranza e delle opposizioni, compreso il Suo di allora consigliere, Sindaco Cecchelli (documento 1).

Siamo molto dispiaciuti perché lei Sindaco conosce la nostra storia, il nostro impegno e la nostra attività e non concordiamo nella scelta di escludere la voce e le istanze della comunità locale, magari a beneficio di politici, in cerca di passerelle in vista delle imminenti elezioni, che non hanno alcun legame diretto col nostro territorio e che, peraltro, non sono stati nemmeno apprezzati dai convenuti, in quanto inopportuni. Lei è stato eletto dalla comunità locale ed è a questa che avrebbe dovuto dar voce, non a politici di lungo corso in cerca di visibilità.

Al di là dello spiacevole evento che speriamo venga chiarito a breve, la giornata di oggi resta nella storia della comunità sangiulianese come una delle migliori sue pagine di solidarietà verso i popoli oppressi e a sostegno di una famiglia che ha subito la morte di una figlia ventenne per sottoalimentazione e deperimento fisico irreversibile che probabilmente per il ricco Occidente appare inconcepibile ma che, nella Gaza dell’assedio e del genocidio è purtroppo, nell’indifferenza della maggior parte dei governi europei, la normalità.

Solo la mobilitazione popolare e le pressioni dal basso possono spingere i governi occidentali, gli unici che continuano a fornire armi e appoggio politico ad Israele, ad attivarsi concretamente per le fine del criminale genocidio e delle inaudite morti per fame a Gaza, come quella di Marah vittima innocente che rimarrà per sempre nel nostro territorio a memoria delle responsabilità di ognuno nel genocidio.

Terra, pace e libertà per il popolo palestinese.

Il Comitato Popolare Sangiulianese per la Palestina
20 agosto 2025


Documento 1: la mozione consiliare redatta e presentata dal consigliere Andrea Vento e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nel gennaio 2015.

Al Presidente
del Consiglio Comunale di San Giuliano Terme
Paolo Pardini

Proposta di mozione avente per oggetto:
“Interventi del Comune di San Giuliano Terme a sostegno del
riconoscimento dello Stato Palestinese”

Considerato che
L’occupazione militare israeliana dei territori palestinesi è in atto da oltre 45 anni;
l’espandersi continuo degli insediamenti colonici illegali nei territori occupati di Cisgiordania e
Gerusalemme est, insieme alla costruzione del muro di annessione e alla distruzione
di case e all’espulsione di palestinesi, nonché il protrarsi dell’embargo sulla Striscia di
Gaza, che ha preceduto e seguito l’attacco militare dell’estate 2014 con 2.141 vittime,
compromettono di fatto qualsiasi sforzo per l’attuazione del processo di pace;

Viste
le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU, in particolare le risoluzioni 242, 338;

Considerato
l’estremo deterioramento della situazione in Medio Oriente, e in particolare la continua
violazione da parte del governo israeliano della Convenzione di Ginevra;
il diritto dei palestinesi ad uno Stato sovrano, sicuro e democratico;

Ritenuto
urgente che la comunità internazionale adotti nuove iniziative per contribuire al rispetto
del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite;
che tutti i popoli del Medio Oriente abbiano diritto alla pace e alla sicurezza e che ciò
possa essere garantito a lungo termine solo attraverso una pace giusta e duratura basata su:

  • il rispetto del diritto internazionale e la piena e completa applicazione delle risoluzioni
    242 e 338 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;
  • il ritiro delle forze di occupazione e lo smantellamento degli insediamenti;
  • il riconoscimento del diritto al rientro dei rifugiati in applicazione della risoluzione 194
    delle Nazioni Unite e la liberazione dei prigionieri politici palestinesi; .
    Visto che
    ad oggi ben 139 Paesi, fra cui molti europei (Svezia, Francia, Regno Unito, Irlanda, Spagna e
    Portogallo), e il Parlamento Europeo hanno già riconosciuto lo Stato di Palestina, secondo
    quanto previsto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite, con Gerusalemme est quale sua capitale;
    lo Stato di Palestina è stato già ammesso alle Nazione Unite il 29 novembre 2012 in qualità di
    membro osservatore;

Il Consiglio Comunale di San Giuliano Terme
impegna
la Giunta e il Sindaco
ad attivarsi affinché il Governo Italiano riconosca lo Stato Palestinese entro i
confini antecedenti l’occupazione del ’67 e sostenga il suo riconoscimento presso il Parlamento
Italiano che il 23 gennaio sarà chiamato ad esprimersi in merito;
a promuovere iniziative concrete di sensibilizzazione e di informazione presso la cittadinanza a
sostegno dei diritti del popolo palestinese e per la risoluzione equa del conflitto in atto.

Consigliere comunale de L’altra San Giuliano
Andrea Vento

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About Andrea Vento

Andrea Vento, docente di geografia economica presso l’Istituto Tecnico Commerciale «Antonio Pacinotti» di Pisa, si è laureato nel 1988 presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Pisa con corso di laurea in geografia e tesi in geografia economica. Appassionato di geopolitica e relazioni internazionali, con particolare predilezione per il Medio Oriente e l’America latina, ha focalizzato le proprie ricerche e la propria attività sull’analisi di specifiche tematiche di carattere geoeconomico e geopolitico. Al centro del suo lavoro vi è il tentativo di ampliare - tramite scritti e conferenze - la conoscenza di particolari sfere economico-geografiche del mondo attuale. Nel 2013 - assieme ad alcuni colleghi - ha fondato il GIGA (Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati).

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