Nuova puntata della rubrica “Yesteday’s Papers”, a cura della redazione di RadioGrad.

Succedono tante cose nel mondo di cui sarebbe fondamentale parlare.
Il genocidio in Palestina che continua nel disinteresse generale, le trattative per il cessate il fuoco in Ucraina, che pare si farenno in Turchia.
E a proposito di Truchia non ultima la dichiarazione finale del congresso del PKK che, accogliendo l’invito di OChalan, decreta la fine della lotta armata e lo scioglimento del partito, dando il benvenuto ad una nuova fase di lotta democratica all’interno delle istituzioni degli stati in cui vivono. L’effettività di tale scioglimento e la democraticità del percorso, beh….staremo a vedere, ma non oggi.
Oggi parliamo di qualcosa che succede qui in Italia, sotto i nostri occhi.
A Livorno. Più precisamente, al porto di Livorno.
Sabato 10 maggio è attraccata al Molo Italia del Porto di Livorno la motonave SLNC SEVERN, battente bandiera statunitense, proveniente dal porto di GABES (TUNISIA), che trasportava materiale bellico riconducibile all’esercito americano destinato ad essere trasportato nel sito di CAMP DERBY.
I lavoratori del porto, riuniti come GRUPPO AUTONOMO PORTUALI, hanno chiesto al responsabile della sicurezza del porto di livorno la documentazione di sicurezza relativa alle merci che avrebbero dovuto essere movimentate, senza esito.
Allora, i lavoratori hanno chiesto –tramite il proprio delegato alla sicurezza- la stessa documentazione anche all’Autorità Portuale e alla Capitaneria di Porto.
Questi ultimi, in particolare, non avevano alcuna documentazione da mostrare se non un’autorizzazione prefettizia al trasferimento di queste merci dall’interno del porto verso la propria destinazione.
Insoddisfatti di questa risposta, i lavoratori hanno presentato un esposto alle autorità competenti, comprese quelle civili interessate dal trasferimento ( questure e gabinetto del sindaco) affinchè si potesse fare chiarezza.
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