Le pericolose esercitazioni congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti rappresentano un presagio maligno

La Korean Central News Agency (KCNA) ha pubblicato un articolo di opinione intitolato “Le pericolose esercitazioni congiunte tra la Repubblica di Corea e gli Stati Uniti rappresentano un presagio maligno“.

Poco tempo fa si è verificato un incidente che dimostra perché le esercitazioni militari congiunte, sia bilaterali che multilaterali, guidate dagli Stati Uniti e organizzate freneticamente nella penisola coreana, sono così pericolose e perché meritano la condanna del popolo mondiale.

Con l’operazione su vasta scala dei peggiori esercizi militari congiunti “Freedom Shield 2025” ormai imminenti, si è verificato un caso record di “attacchi accidentali simultanei”, in cui due caccia dell’esercito fantoccio della Repubblica di Corea, determinati a dimostrare il loro “potere di fuoco”, hanno effettuato un attacco aereo contro un villaggio civile durante una grande esercitazione congiunta USA-RDC di spari dal vivo, preludio agli esercizi. È stato riferito che il massiccio sgancio di otto bombe, a causa degli errori dei piloti nell’inserimento delle coordinate, ha causato decine di vittime civili e militari e danni materiali quali la distruzione di abitazioni private e veicoli.

Tali casi di spari accidentali sono una pratica comune per le forze statunitensi e per l’esercito della RDC, ma ciò che merita attenzione è il fatto che l’incidente si sia verificato vicino al confine meridionale della Repubblica Popolare Democratica di Corea, alla vigilia degli esercizi militari congiunte su larga scala che simulano una guerra totale contro la RPDC. Come riportato dal New York Times e da altri media statunitensi e dell’esercito fantoccio della RDC, non occorre spiegare come si sarebbe sviluppata la situazione se una bomba fosse stata sganciata un po’ più a nord da oltrepassare il confine della RPDC.

Le forze armate della RPDC sono ora in stato di massima allerta per far fronte alle maliziose esercitazioni militari congiunte su vasta scala degli Stati Uniti e della Repubblica di Corea nell’area del cessate il fuoco, dove la Guerra di Corea tra la RPDC e gli Stati Uniti si svolge in forma continua, la zona più pericolosa al mondo in cui le forze nucleari si fronteggiano. In una tale situazione, non è irragionevole immaginare che una scintilla accidentale possa precipitare la penisola coreana, la regione e il resto del mondo in un nuovo conflitto armato.

Presi dal timore per il pericolo di una simile situazione orribile, gli Stati Uniti e la Repubblica di Corea hanno ora trasformato “Freedom Shield 2025” in una sorta di “esercitazioni a secco” che vietano qualsiasi sparo reale. Tuttavia, non possono né nascondere né placare il pericolo e la gravità degli esercizi, amplificato sia in patria che all’estero.

La RPDC osserva attentamente ogni movimento militare sconsiderato dei nemici per far fronte a eventuali sviluppi imprevisti e, se necessario, passerà a un’azione spietata senza preavviso. I nemici dovrebbero prendere seriamente in considerazione il presagio maligno delle pericolose esercitazioni militari congiunte USA-RDC e fermare immediatamente le prove di guerra nucleare, la causa fondamentale dell’aggravarsi della situazione nella penisola coreana.

È una cosa molto pericolosa.

KCNA

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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