Il Partito Socialdemocratico ha ottenuto la maggioranza assoluta alle elezioni che si sono svolte il 27 marzo nel Saarland, mentre Die Linke esce dal Landtag di Saarbrücken.

Dopo la vittoria delle elezioni federali di settembre e la nascita del governo guidato da Olaf Scholz a dicembre, le elezioni del Saarland hanno rappresentato il primo banco di prova per l’operato del Partito Socialdemocratico di Germania (Sozialdemokratische Partei Deutschlands, SPD). Il 27 marzo, infatti, gli elettori del secondo Land meno popolato della Repubblica Federale sono stati chiamati alle urne per rinnovare la composizione del Landtag, il parlamento locale.
Il Saarland giungeva a queste elezioni dopo cinque anni di governo di coalizione guidato dal ministro-presidente Tobias Hans, leader locale dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania (Christlich Demokratische Union Deutschlands, CDU), che aveva ottenuto anche il sostegno dei socialdemocratici. Gli elettori, però, questa volta hanno decisamente preferito al SPD, che presentava la candidatura della vice di Hans, Anke Rehlinger (in foto), ex atleta di buon livello nel getto del peso e nel lancio del disco. I socialdemocratici hanno ottenuto dunque una schiacciante vittoria con il 43,5% dei consensi, eleggendo ben 29 deputati su 51 seggi, sinonimo di maggioranza assoluta.
Alla CDU sono rimaste solamente le briciole, con una perdita di oltre dodici punti percentuali, a fronte dei quasi 14 guadagnati dal SPD. Con il 28,5% delle preferenze, i cristiano-democratici hanno limitato i danni dal punto di vista della rappresentanza, perdendo solamente cinque scranni ed eleggendo comunque 19 deputati. Resta invece stabile il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (Alternative für Deutschland, AfD), che elegge tre rappresentanti superando di poco la soglia di sbarramento del 5% (5,7%).
La vera sconfitta di queste elezioni è però la compagine di sinistra Die Linke, che cinque anni fa si era imposta come terza forza politica del Saarland, sfiorando il 13% dei voti. Questa volta, il partito di Barbara Spaniol ha ottenuto un misero 2,6%, perdendo tutti i sette seggi occupati precedentemente, e venendo superata in termini percentuali anche da altri partiti come Alleanza 90/I Verdi (Bündnis 90/Die Grünen) e il Partito Liberale Democratico (Freie Demokratische Partei, FDP), che pure non sono riusciti ad eleggere deputati.
Dopo la pubblicazione dei risultati, il ministro-presidente uscente Hans ha detto che si assumerà la responsabilità del risultato elettorale: “Questa è anche una sconfitta per me personalmente e quindi mi assumo anche la responsabilità di questo risultato elettorale“, ha dichiarato.
Con la maggioranza assoluta dalla propria parte, la leader socialdemocratica Anke Rehlinger sa già che non avrà problemi ad assumere la guida del governo locale. La futura ministro-presidente del Saarland ha affermato che i cittadini hanno “scelto il rosso”, dando una chiara indicazione su chi vogliono al governo. Tuttavia, Rehlinger ha affermato la propria volontà di aprire comunque un tavolo di dialogo con la CDU per sondare la possibilità di confermare il governo di coalizione tra le due forze politiche. “Potenzialmente tutto è possibile, anche una nuova edizione della grande coalizione“, ha detto Rehlinger.
La vittoria socialdemocratica nel Saarland non solo rappresenta un segnale positivo per il governo federale di Olaf Scholz, ma potrebbe influenzare anche l’esito delle prossime elezioni locali. A maggio, infatti, verranno chiamati alle urne gli elettori di altri due Länder, lo Schleswig-Holstein e la Renania Settentrionale-Vestfalia. Nel primo Land, i socialdemocratici sono attualmente fuori dal governo di coalizione guidato da Daniel Günther (CDU), ma i sondaggi attualmente sembrano ancora dare un vantaggio al partito centrista. Diverso il discorso in Renania Settentrionale-Vestfalia, dove al momento si prevede un testa a testa tra SPD e CDU, con i socialdemocratici che potrebbero strappare il controllo del Land a Hendrik Wüst.
Infine, ad ottobre sono previste le elezioni in Bassa Sassonia, dove i socialdemocratici dovranno difendere la leadership conquistata cinque anni fa. Al momento, infatti, il ministro-presidente Stephan Weil appartiene alla SPD, sebbene governi in coalizione con la CDU.
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[…] Dopo la vittoria nel piccolo Saarland a marzo, il Partito Socialdemocratico di Germania (Sozialdemokratische Partei Deutschlands, SPD), attualmente alla testa del governo federale con il cancelliere Olaf Scholz, ha dovuto affrontare due banchi di prova ben più importanti, ovvero le elezioni nei due Länder dello Schleswig-Holstein (8 maggio) e della Renania Settentrionale-Vestfalia (15 maggio). […]
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[…] scorso mese di marzo, infatti, i socialdemocratici avevano già vinto le elezioni nel Saarland, ma questo è anche il Land meno popolato di tutta la Germania, per cui non offre […]
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