Dal prossimo 13 marzo, Katerina Sakellaropoulou diventerà la prima donna presidente nella storia della Grecia. La sessantatreenne ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio di Stato dall’ottobre 2018.

Il parlamento greco ha eletto mercoledì l’ormai ex presidente del Consiglio di Stato, Katerina Sakellaropoulou, come prossimo presidente del Paese. Come in tutte le democrazie parlamentari, quello di capo di Stato resta in Grecia un ruolo prevalentemente cerimoniale che comporta poteri politici limitati. Allo stesso tempo, però, la sua elezione ha suscitato grande interesse anche oltre i confini ellenici, visto che da marzo Sakellaropoulou diventerà la prima donna a ricoprire questo ruolo in Grecia, dopo essere già diventata la prima donna alla guida del Consiglio di Stato.
La giurista sessantatreenne, che ha studiato anche in Francia, ha ottenuto il sostegno di 261 membri del parlamento, su un totale di 300 seggi (ma solo 295 voti, visto che cinque deputati erano assenti). La sua candidatura, considerata indipendente da tutte le logiche di partito, ha infatti incassato il parere favorevole non solamente dei sostenitori del governo di centro-destra di Nuova Democrazia (in greco: Νέα Δημοκρατία – NΔ; Nea Dimokratia – ND), ma anche dell’opposizione di sinistra SYRIZA (Συνασπισμός Ριζοσπαστικής Αριστεράς; Synaspismos Rizospastikis Aristeras, ovvero Coalizione della Sinistra Radicale) e del Movimento per il Cambiamento (Κίνημα Αλλαγής – ΚΙΝΑΛ; Kinima Allagis – KINAL), alleanza della quale fa parte anche il Movimento Socialista Panellenico (ανελλήνιο Σοσιαλιστικό Κίνημα – ΠΑΣΟΚ; Panellinio Sosialistiko Kinima – PASOK). In questo modo, Sakellaropoulou ha potuto ampiamente superare il quorum richiesto di duecento voti.
Secondo i critici, il primo ministro di Nuova Democrazia, Kyriakos Mitsotakis, avrebbe scelto il nome di Sakellaropoulou per rispondere alle critiche riguardanti la scarsa rappresentanza femminile all’interno della sua squadra di governo. Le statistiche affermano anche che la Grecia è il peggior Paese dell’Unione Europea per quanto riguarda la presenza delle donne nelle posizioni politiche di maggior rilievo, in base all’indice della parità di genere formulato nel 2017 dall’istituto statistico europeo competente in materia.
Tra i pochi deputati che si sono opposti all’elezione della giudice Sakellaropoulou, da segnalare il voto contrario del Partito Comunista di Grecia (Κομμουνιστικό Κόμμα Ελλάδας; Kommounistiko Komma Elladas – KKE), ma contro si sono espressi anche gli euroscettici di destra di Soluzione Greca (Ελληνική Λύση – Ellinikí Lýsi) ed il Movimento per la democrazia in Europa 2025 (DIEM25) dell’ex mistro dell’economia Gianīs Varoufakīs.
Sakellaropoulou sarà in carica per cinque anni a partire dal 13 marzo, quando il mandato del presidente in carica, Prokopis Pavlopoulos, scadrà.
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