Tunisia: contrasto alla precarietà
Vietato il subappalto di manodopera e forti limiti ai contratti a tempo determinato. L’articolo di Francesco Fustaneo.
Vietato il subappalto di manodopera e forti limiti ai contratti a tempo determinato. L’articolo di Francesco Fustaneo.
I medici cinesi in Tunisia: oltre mezzo secolo di cooperazione sanitaria per far fronte alla crisi del settore nel Paese nordafricano.
Con Francesco Fustaneo, tracciamo un quadro dell’attuale situazione politica ed economica in Tunisia, poco dopo lo svolgimento delle elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria del Presidente in carica Kaïs Saïed.
Lo scorso 6 ottobre si sono tenute in Tunisia le elezioni presidenziali, che hanno confermato Kaïs Saïed alla guida del Paese. Nonostante il boicottaggio dei principali partiti e le critiche da parte dell’opposizione, Saïed ha ottenuto un’ampia vittoria.
Le elezioni legislative boicottate massicciamente da partiti e cittadini sono solamente la punta dell’iceberg di una profonda crisi che affligge il Paese nordafricano.
Il referendum costituzionale voluto dal presidente ha fatto registrare una bassissima affluenza alle urne, ma è ritenuto valido in quanto non era previsto un quorum.
Najla Romdhane è diventata la prima donna ad occupare l’incarico di primo ministro nella storia della Tunisia. L’obiettivo del presidente Kaïs Saïed è quello di riportare stabilità al Paese.
Le decisioni prese dal presidente Kaïs Saïed hanno provocato le due proteste da parte dell’opposizione, che considera la sospensione dei lavori del parlamento come un golpe.
Tre mesi dopo le elezioni legislative dello scorso 6 novembre, la Tunisia ha un nuovo governo. L’esecutivo sarà guidato da Habib Jemli, ed è stato presentato come un governo tecnico.
Le elezioni presidenziali hanno dato il proprio verdetto: il secondo turno del 13 ottobre hanno incoronato Kaïs Saïed come nuovo capo di Stato della Tunisia.