Le elezioni legislative dell’11 ottobre a Nauru hanno confermato in Parlamento la leadership di David Adeang, rieletto presidente senza opposizione il 14 ottobre. Adeang ora deve trovare la mediazione tra la cooperazione cinese e le pressioni dell’Australia.
La presenza dell’imperialismo statunitense nel Pacifico si esprime attraverso i complessi accordi COFA con Micronesia, Palau e Isole Marshall e una crescente cooperazione militare con la Papua Nuova Guinea. Altri Paesi, invece, hanno deciso di rivolgersi alla Cina, considerata come un partner più affidabile.
La decisione di Nauru di interrompere i “legami diplomatici” con Taiwan, accolta favorevolmente da Pechino, riflette il prevalente consenso sulla questione di una sola Cina nel contesto internazionale. Di seguito la traduzione dell’articolo pubblicato dal Global Times.
L’isola situata nell’Oceano Pacifico ha tenuto le elezioni legislative lo scorso 24 settembre, in seguito alle quali il nuovo parlamento ha provveduto all’elezione del presidente.
Con una superficie di 21 kmq, Nauru è il terzo Stato indipendente più piccolo al mondo dopo la Città del Vaticano ed il Principato di Monaco, nonché la più piccola repubblica in assoluto.
Nauru è una piccola isola del Pacifico, nonché il secondo stato più piccolo del mondo dopo la Città del Vaticano. Visti i suoi 9.322 abitanti, Nauru possiede anche un parlamento da Guinness dei primati, in quanto è composto da soli 19 seggi – dopo l’aumento avvenuto proprio in occasione delle elezioni dello scorso giugno.
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