Lituania: Ingrida Šimonytė guiderà il nuovo governo
Secondo l’accordo raggiunto tra le forze politiche lituane per la formazione del nuovo esecutivo, Ingrida Šimonytė dovrebbe ricoprire l’incarico di primo ministro del Paese baltico.
Secondo l’accordo raggiunto tra le forze politiche lituane per la formazione del nuovo esecutivo, Ingrida Šimonytė dovrebbe ricoprire l’incarico di primo ministro del Paese baltico.
Dopo il referendum in cui i lituani hanno votato contro l’installazione di una nuova centrale nucleare sul proprio territorio, rinunciando quindi all’uso dell’energia nucleare dopo la chiusura del vecchio impianto, il cambio di rotta del Paese baltico viene confermato dal secondo turno delle elezioni parlamentari, che hanno visto una forte perdita del centro-destra a vantaggio soprattutto dei socialdemocratici e dei laburisti.
Fino al 2008, la Lituania poteva essere considerata una delle potenze europee dell’energia nucleare, in quanto riusciva a soddisfare il proprio bisogno energetico per buona parte proprio grazie alla centrale di Ignalina, installata sul suo territorio sin dall’epoca sovietica. Nel 2009, però, la grande centrale di Ignalina è stata chiusa, in seguito ad un parere della Commissione Europea, che l’aveva giudicata troppo pericolosa. L’impianto, che da solo forniva quasi il 70% dell’energia utilizzata dai lituani, era stato segnalato come insicuro per le sue eccessive similitudini con la centrale di Chernobyl.