La destra estrema vince il ballottaggio in Cile
Requiem certo, ripartenza indispensabile.
Requiem certo, ripartenza indispensabile.
Dal ritorno alla democrazia nel 1990 alla vigilia del ballottaggio del 14 dicembre 2025, questo racconto intreccia memoria personale e storia collettiva del Cile: modernizzazione senza giustizia sociale, la rivolta del 2019, la parabola di Boric e il rischio di una svolta autoritaria.
A poche ore dal ballottaggio del 14 dicembre, il Cile è chiamato a scegliere tra il progetto sociale e democratico della comunista Jeannette Jara e l’ultradestra di José Antonio Kast, che minaccia i diritti con un possibile ritorno della dittatura.
Questo saggio di Rodrigo Rivas ripercorre il Cile dal 1970 a oggi: dall’esperimento di Allende al golpe e alla dittatura, fino alla ribellione del 2019, a Boric e al ballottaggio del 14 dicembre Jara-Kast, per capire perché il Paese è tornato a dividersi.
Il primo turno cileno conferma la polarizzazione: Jeannette Jara (26,85%) precede José Antonio Kast (23,92%), con Franco Parisi (19,71%) ago della bilancia. Affluenza oltre l’85% col voto obbligatorio. Ballottaggio del 14 dicembre decisivo dopo le disillusioni dell’era Boric e della crisi costituente.
Il primo turno del 16 novembre consegna alla comunista Jeannette Jara la testa della corsa, ma un Parlamento spostato a destra e il fronte attorno a Kast rendono il ballottaggio del 14 dicembre una sfida decisiva per la democrazia cilena.
Con il 60,31 % dei consensi alle primarie del centrosinistra, Jeannette Jara diventa la prima candidata comunista sostenuta dal fronte progressista cileno. Un trionfo che offre al PCCh nuove prospettive di governo, ma lo espone anche a sfide interne e alla minaccia della destra.
Il successo di Gabriel Borić nel 2021 aveva forse suscitato eccessive speranze, ma la netta vittoria dei repubblicani alle elezioni per la nuova Assemblea Costituente segna una dura battuta d’arresto per la sinistra cilena.
Il secondo turno delle elezioni presidenziali in Cile ha regalato uno storico risultato alla sinistra del Paese sudamericano, con la vittoria di Gabriel Borić.
Il secondo turno delle elezioni presidenziali cilene, previsto per il 19 dicembre, vedrà la sfida tra il candidato di sinistra Gabriel Borić e quello di destra José Antonio Kast.