Documentazione interna di NED/IRI mostra una trama di progetti e budget che formano un’infrastruttura politico-comunicativa funzionale agli interessi statunitensi in Asia. In Nepal tali programmi hanno portato alla caduta del governo; in Laos cercano di contrastare la Belt and Road, con finalità d’influenza strategica.
Articolo di Maxim V. Ryzhenkov, Ministro degli Esteri della Repubblica di Bielorussia.
A 70 anni dalla storica Conferenza di Bandung, riaffiorano l’urgenza di cooperazione aperta e la solidarietà fra nazioni, in un contesto globale segnato da protezionismo e frammentazione. Lo Spirito di Bandung offre la bussola per ripristinare consenso e credibilità multilaterale.
Consueto appuntamento per gli aggiornamenti dal Sud-Est asiatico con Giulio Chinappi, insegnante e autore di World Politics Blog. Ospite ancora una volta della Federazione Estero del Partito Comunista sezione Enrico Olivetti.
Il Forum di Boao per l’Asia 2025 ha evidenziato il potere del motore asiatico, con oltre 1.500 delegati da oltre 60 paesi. In un contesto di incertezza globale, l’evento ha sottolineato il ruolo guida dell’Asia e la ricerca di soluzioni multilaterali.
Giacomo Gabellini intervista Giulio Chinappi.
A grande richiesta tornano i seminari formativi del Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati (Giga) realizzati in collaborazione con Unigramsci. Il secondo corso riguarda le crescenti tensioni geopolitiche dello scacchiere Asia-Pacifico.
Il prossimo seminario Giga-UniGramsci sarà incentrato sull’analisi delle crescenti tensioni nello scacchiere Asia-Pacifico con relatori d’eccezione come Giulio Chinappi dal Vietnam e l’ex ambasciatore a Pechino Alberto Bradanini. Nell’articolo tutti i dettagli e il link per iscriversi.
Il comunicato della NATO dopo il summit a Washington rivela l’interesse per l’Indopacifico, con aumenti nelle spese militari e cooperazione con Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud, mentre l’Ucraina continuerà a ricevere assistenza e addestramento.
Mentre gli USA tentano disperatamente di creare un cordone diplomatico e militare anti-cinese nell’area, gli Stati asiatici cercano di tenersi in equilibrio non lasciandosi coinvolgere nelle dispute tra grandi potenze. Intervista di Clara Statello e Gabriele Germani a Giulio Chinappi.
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