Mentre il Pentagono incalza Giappone e Australia a definire ruoli militari in caso di conflitto su Taiwan, Pechino denuncia un’ingerenza irragionevole che mina la politica indipendente degli alleati e alimenta forze secessioniste con calcoli imperialisti.
Il trionfo laburista alle elezioni federali australiane del 3 maggio, contrapposto a una coalizione di destra allo sbaraglio, inaugura un secondo mandato di Albanese segnato da politiche liberiste, sostegno all’egemonia USA e repressione sindacale, come denunciato dal Partito Comunista.
L’Australia vieta l’accesso ai social ai minori di 16 anni per tutelarne la salute mentale. La legge, sostenuta bipartisan, affronta i rischi della disinformazione e dei predatori online, sollevando un dibattito globale sul controllo delle piattaforme digitali.
Il Primo Ministro vietnamita Phạm Minh Chính ha partecipato al vertice ASEAN-Australia di Melbourne, rafforzando i legami bilaterali e annunciando l’elevazione dei rapporti con l’Australia ad un partenariato strategico globale.
Con un referendum tenutosi lo scorso 14 ottobre, l’Australia ha respinto il riconoscimento ufficiale degli aborigeni e degli indigeni dello Stretto di Torres, dimostrando come gran parte dell’elettorato del Paese si attesti su posizioni conservatrici, se non reazionarie.
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha visitato il Vietnam il 3 e 4 giugno, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura delle relazioni diplomatiche.
La vittoria del Partito Laburista in Australia ha posto fine a quasi nove anni di governi di destra, ma in realtà non rappresenta un vero cambiamento sulle questioni fondamentali all’interno di un sistema che si basa su un bipartitismo artificiale.
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