Boicottaggi ed incidenti di ogni tipo, con almeno ottanta morti, hanno caratterizzato lo svolgimento delle elezioni presidenziali burundesi dello scorso 21 luglio, che hanno avuto luogo per la quinta volta nella storia del Paese africano, la quarta in forma diretta (nel 2005 vi furono elezioni indirette per mezzo del voto parlamentare). Nonostante la forte opposizione, il presidente Pierre Nkurunziza non ha avuto problemi ad ottenere il terzo mandato consecutivo, giudicato da molti anticostituzionale e contrario agli Accordi di Arusha del 2000, volti a limitare i poteri del capo dello stato per riportare la pace nel Paese. Il capo dello stato, dal canto suo, ha giustificato la sua scelta proprio con l’elezione indiretta del 2005, e secondo la sua interpretazione della costituzione ci sarebbe comunque la possibilità di chiedere un secondo mandato per elezione diretta.