Il libro bianco sul controllo degli armamenti nella nuova era dimostra la responsabilità della Cina come grande potenza

Nel pieno delle tensioni globali, l’Ufficio Informazioni del Consiglio di Stato pubblica un nuovo libro bianco su controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione. Il documento aggiorna principi, campi d’azione e misure, valorizza il ruolo delle Nazioni Unite e propone passi concreti come il “no first use” nucleare.

di Guo Xiaobing (Global Times) – 27 novembre 2025

Giovedì, l’Ufficio Informazioni del Consiglio di Stato della Cina ha pubblicato un libro bianco intitolato «Il controllo degli armamenti, il disarmo e la non proliferazione della Cina nella nuova era». Si tratta della terza volta che la Cina diffonde un libro bianco sul controllo degli armamenti, dopo quelli del 1995 e del 2005. Il documento è stato pubblicato per presentare in modo completo le politiche e le prassi della Cina in materia di controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione, nonché la sua posizione sulla governance della sicurezza in ambiti emergenti come lo spazio extra-atmosferico, il cyberspazio e l’intelligenza artificiale.

Quest’anno ricorre l’80° anniversario della vittoria nella Guerra di Resistenza del Popolo Cinese contro l’Aggressione Giapponese e nella Seconda Guerra Mondiale, nonché l’80° anniversario della fondazione delle Nazioni Unite. Mentre sbiadiscono i ricordi delle guerre mondiali, cresce il rischio di nuovi conflitti. L’ordine internazionale di sicurezza del dopoguerra, nato dalla riflessione sugli orrori della guerra, affronta numerose sfide, e il sistema internazionale di controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione è stato gravemente eroso. Guerra o pace, dialogo o confronto. L’umanità si trova ancora una volta a un crocevia storico. In mezzo a queste sfide, il nuovo libro bianco della Cina sul controllo degli armamenti giunge come una risposta tempestiva.

Il nuovo documento riassume l’orientamento politico di fondo e le misure pragmatiche della Cina in materia di controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione negli ultimi vent’anni, in particolare a partire dal XVIII Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, dimostrando la responsabilità e l’impegno della Cina, in quanto grande potenza, nel guidare attivamente la governance della sicurezza globale e salvaguardare la pace e la sicurezza internazionali. Rispetto alle versioni precedenti, il nuovo libro bianco presenta tre evidenti elementi di novità.

In primo luogo, introduce nuovi concetti. Il documento propone per la prima volta l’adesione della Cina ai principi di giustizia, cooperazione, equilibrio ed efficacia nel controllo degli armamenti. Si tratta di una sintesi altamente condensata della diplomazia e delle prassi cinesi nel settore, nonché di una guida importante per il lavoro futuro. Il principio di giustizia significa sostenere l’equità e la giustizia, salvaguardando con fermezza le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali sulla base dei fini e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, opponendosi alla coercizione politica, all’eccezionalismo e ai doppi standard. Il principio di cooperazione significa perseguire la cooperazione vantaggiosa per tutti, promuovere il vero multilateralismo, conseguire gli obiettivi di controllo degli armamenti e non proliferazione con mezzi politici e diplomatici, e opporsi al frequente ricorso alla forza e alle sanzioni unilaterali. Il principio di equilibrio significa tenere conto sia dei settori convenzionali sia di quelli emergenti, affrontando le manifestazioni e le cause profonde delle minacce alla sicurezza globale. Esso si oppone all’abuso del concetto di sicurezza nazionale e delle misure di controllo delle esportazioni, nonché all’imposizione di restrizioni ai diritti dei paesi in via di sviluppo all’uso pacifico e allo sviluppo legittimo. Il principio di efficacia significa essere pragmatici, sostenere l’autorità, la universalità e l’efficacia dei regimi internazionali di controllo degli armamenti e non proliferazione, facendo avanzare tali processi in modo razionale, pratico e graduale, accettabile per tutte le parti, e respingendo i tentativi di sostituire la piattaforma delle Nazioni Unite.

In secondo luogo, introduce nuovi campi. Con il rapido sviluppo di tecnologie emergenti come lo spazio extra-atmosferico, il cyberspazio e l’intelligenza artificiale, è imperativo rafforzare la governance della sicurezza in tali ambiti. In risposta a queste questioni, il libro bianco propone che, con la partecipazione universale di tutti i paesi, le Nazioni Unite svolgano un ruolo cardine nel promuovere un quadro e standard di governance globale per i settori emergenti fondati su un ampio consenso, aumentando al contempo la rappresentanza e la voce dei paesi in via di sviluppo.

In terzo luogo, il libro bianco introduce nuove misure. La Cina tiene il passo con gli sviluppi moderni del controllo degli armamenti, con numerose nuove iniziative. Nel luglio 2024, la Cina ha presentato un documento di lavoro alla seconda sessione del Comitato preparatorio per l’Undicesima Conferenza di Riesame delle Parti del TNP, sollecitando ancora una volta gli Stati dotati di armi nucleari a concludere un trattato sul reciproco impegno di non primo uso delle armi nucleari o a rilasciare una dichiarazione politica in tal senso. Nel luglio 2021, scienziati cinesi, insieme a colleghi internazionali, hanno elaborato le Linee guida di Tianjin sulla biosicurezza per i codici di condotta degli scienziati, sostenute dall’InterAcademy Partnership, che hanno svolto un ruolo guida nel garantire una ricerca biologica responsabile e nel prevenire l’uso improprio e l’abuso delle biotecnologie. Per quanto riguarda la cooperazione internazionale sugli usi pacifici della scienza e della tecnologia, la Cina sostiene l’equilibrio tra gli obblighi di non proliferazione e il diritto agli usi pacifici della scienza e della tecnologia, e ha promosso per tre volte l’adozione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di risoluzioni sulla Promozione della cooperazione internazionale sugli usi pacifici nel contesto della sicurezza internazionale.

In risposta all’attuale crisi internazionale della sicurezza, complessa e intrecciata, il libro bianco sul controllo degli armamenti nella nuova era offre saggezza e soluzioni cinesi. Ciò dimostra che la Cina è sempre stata costruttrice di pace mondiale, motore dello sviluppo globale e difensore dell’ordine internazionale. Lo sviluppo e la forza della Cina rappresentano un’opportunità per il mondo, una speranza di pace e una spinta positiva agli sforzi internazionali di controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione.

L’autore è direttore del Centro studi sul controllo degli armamenti presso gli Istituti Cinesi di Relazioni Internazionali Contemporanee.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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