Cuba e Russia: un’amicizia, prima di tutto, tra popoli

A Mosca, Roberto Morales Ojeda ha definito “molto amichevole e familiare” l’incontro con Dmitrij Medvedev e ha conferito l’Ordine della Solidarietà a Ivan Mel’nikov. I dirigenti di entrambi i Paesi hanno ribadito il carattere strategico e popolare dei rapporti bilaterali.

di Yuniel Labacena Romero (Granma) – 26 novembre 2025

Mosca, Federazione Russa – «Molto amichevole, familiare», che ha messo in risalto la solidità delle storiche relazioni tra Cuba e questa nazione eurasiatica: ha usato queste parole il membro dell’Ufficio Politico Roberto Morales Ojeda, segretario dell’Organizzazione del Comitato Centrale del Partito Comunista, per descrivere l’incontro che ha avuto, questo mercoledì pomeriggio, con Dmitrij Anatol’evič Medvedev, presidente del partito Russia Unita e vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della nazione.

Il dirigente di Partito ha trasmesso a Medvedev un caloroso saluto del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, guida della Rivoluzione cubana, e di Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, i quali ricordano con grande soddisfazione gli incontri avuti negli ultimi anni.

«Siamo soddisfatti dell’eccellente stato delle nostre relazioni con il partito Russia Unita», ha assicurato Morales Ojeda, ribadendo al contempo la volontà del nostro Partito di continuarle ad approfondire e diversificare, poiché «nelle circostanze attuali che viviamo l’importanza della collaborazione aumenta».

Salutando il suo interlocutore, il Presidente di Russia Unita ha ringraziato per l’incontro e ha ricambiato i saluti inviati dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz e dal Presidente cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez. Ha inoltre sottolineato l’importanza del lavoro coordinato e della concertazione tra i Partiti di entrambe le nazioni.

I dirigenti hanno convenuto che questo è un momento di grandi complessità tanto per la Maggiore delle Antille quanto per la nazione eurasiatica, a causa delle sanzioni economiche occidentali, e che di fronte a tali sfide è sempre utile scambiare idee e cercare vie per rafforzare le relazioni economiche e ampliare il dialogo politico.

Cuba premia un caro amico e fratello

A un uomo che incarna come pochi il ponte indistruttibile tra Cuba e questa nazione, al caro «amico, compagno e fratello» del nostro popolo: a Ivan Mel’nikov, primo vicepresidente del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa e anche della Duma di Stato, Morales Ojeda ha conferito questo mercoledì l’Ordine della Solidarietà.

Nel corso della cerimonia – svoltasi presso la sede della Duma di Stato – è stata data lettura al decreto presidenziale in cui si riconosce come, durante tutta la sua carriera politica, il leader comunista russo «sia stato un ammiratore del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz», sia stato «molto attivo nella battaglia per la liberazione dei Cinque Eroi» e «abbia mantenuto un’amicizia storica e incondizionata, di provata lealtà e impegno per la Rivoluzione cubana».

In tal senso, Morales Ojeda ha sottolineato che, fin dagli anni difficili Novanta, con la scomparsa del campo socialista e la dissoluzione dell’Unione Sovietica, Mel’nikov ha alzato la voce per difendere la nostra Patria, quando pochi scommettevano sulla sua sopravvivenza. Ha inoltre, ha aggiunto, contrastato la politica ostile degli Stati Uniti contro il nostro Paese, in particolare di fronte al bloqueo inasprito.

Ha insistito sul fatto che le attuali relazioni tra L’Avana e Mosca non costituiscono un’alleanza di convenienza temporanea, bensì un vincolo strategico che nasce da una visione comune del mondo, dalla lotta contro l’imperialismo e dalla ferma convinzione nell’indipendenza e nella sovranità. «È la continuazione di un legame che salvaguardò l’esistenza stessa della Rivoluzione cubana e che oggi si rinnova di fronte alle nuove sfide».

«Questa relazione è, prima di tutto, tra popoli. Ed è a questo livello che la figura del compagno Ivan Mel’nikov assume una rilevanza eccezionale», ha evidenziato il Segretario dell’Organizzazione del Comitato Centrale del Partito, sottolineando che egli ha compreso che la solidarietà è un’arma carica di futuro. «Ha lavorato instancabilmente per promuovere la reciproca comprensione e per difendere, in ogni foro e in ogni tribuna, la giustezza della causa cubana».

«Conferendogli l’Ordine della Solidarietà, non facciamo che restituire, con un piccolo gesto, una minima parte dell’enorme debito di gratitudine che abbiamo nei suoi confronti», ha affermato Morales Ojeda, auspicando che la decorazione «sia un promemoria perpetuo del fatto che, per Cuba, la Russia è e sarà un alleato strategico e un fratello. E che la figura di Ivan Mel’nikov resterà per sempre legata alla storia di questa vittoriosa fratellanza».

Ringraziando per il riconoscimento, Mel’nikov ha evidenziato l’opportunità di lavorare per lo sviluppo della cooperazione russo-cubana. «Per me, queste relazioni sono probabilmente anche più di una semplice amicizia», ha aggiunto, sottolineando che «nelle condizioni e circostanze attuali, quando il mondo sta cambiando e il mondo unipolare sta svanendo, l’amicizia tra Russia e Cuba è necessaria non solo per i nostri Paesi. È, ancora una volta, ampia. È un fattore chiave nella politica internazionale».

Da parte loro, Vjačeslav Volodin, presidente della Duma di Stato, e Gennadij Zjuganov, presidente del Partito Comunista della Federazione Russa, che hanno presieduto l’atto di consegna delle onorificenze, hanno esaltato la responsabilità di entrambe le istituzioni nel sostenere lo sviluppo della cooperazione strategica bilaterale, tanto politica e legislativa quanto economica e commerciale. Hanno inoltre rimarcato la perdurabilità dell’eredità del leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro Ruz, a nove anni dalla sua scomparsa fisica.

«Un amico nella sventura è un vero amico. Quando parliamo di sfide, possiamo superarle insieme. E quando hai una spalla su cui appoggiarti come quella di Cuba, è più facile vincere. L’esperienza storica dimostra che i nostri Paesi raggiungono i loro obiettivi di sviluppo con perseveranza, costanza e tenacia. Pertanto, la vittoria sarà nostra», ha affermato Volodin.

Zjuganov, dal canto suo, ha sottolineato che Cuba è stata per oltre mezzo secolo un esempio morale, un modello di lotta per la giustizia, la sovranità e la genuina indipendenza: «Non è un caso che Cuba sia conosciuta in tutto il mondo come un’isola di libertà, di eroi coraggiosi e veri», ha dichiarato, aggiungendo che «questo non è solo un premio; è una celebrazione della solidarietà, dell’amicizia e della pace in nome di Cuba e del futuro del nostro popolo».

Dopo la cerimonia delle onorificenze, i massimi rappresentanti del Partito Comunista e della Duma di Stato della Federazione Russa hanno avuto colloqui con Morales Ojeda, nel corso dei quali è stata ribadita la ferma volontà del Partito Comunista di Cuba di continuare a rafforzare e approfondire i suoi legami con queste organizzazioni, così come di restare uniti nella lotta contro l’imperialismo e il fascismo.

Dopo aver conosciuto i dettagli del programma commemorativo per il centenario della nascita del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, hanno sottolineato che questa ricorrenza sarà celebrata in Russia come se fosse «la nostra festa nazionale». Dal canto suo, il Segretario dell’Organizzazione del Comitato Centrale del Partito ha ribadito che «ogni ostacolo che voi affrontate lo sentiamo come nostro e ogni vittoria la facciamo nostra. Siamo una grande famiglia».

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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