Nell’intervento pronunciato alla 13ª sessione della 14ª Assemblea Popolare Suprema, il Segretario Generale Kim Jong Un passa in rassegna i risultati economici e militari raggiunti, riafferma la linea della piena autodifesa nucleare e indica i compiti per la prosecuzione del «grande progetto socialista».

Cari Compagni Deputati,
Stimato Presidente del Comitato Permanente e Vicepresidenti dell’Assemblea Popolare Suprema,
Cari osservatori,
La 13ª sessione della 14ª Assemblea Popolare Suprema della Repubblica Popolare Democratica di Corea sta conducendo con successo i suoi lavori sulla base della missione e dell’autorità ad essa conferite dalla Costituzione della Repubblica e grazie alla partecipazione attiva e alla discussione di tutti i Deputati.
Mi sento soddisfatto che il nostro organo del potere supremo stia portando avanti in modo responsabile e con obiettività gli importanti affari di Stato per fornire una garanzia giuridica e istituzionale alla risoluzione di problemi urgenti di grande significato pratico nel promuovere ulteriormente il consolidamento e lo sviluppo del sistema socialista e la prosperità complessiva dello Stato.
Esprimendo incoraggiamento ai Deputati dell’Assemblea Popolare Suprema, i quali, in quanto rappresentanti dei diritti indipendenti e della volontà generale del nostro popolo, sono infinitamente fedeli ai loro doveri nei rispettivi ambiti della costruzione socialista e svolgono un ruolo centrale nelle attività legislative per il perfezionamento della politica statale e del lavoro di governo, e avvalendomi di questa opportunità, quando numerosi funzionari del Partito, del governo e degli organi direttivi della difesa nazionale e della sicurezza e dei settori socio-economici sono presenti come osservatori, vorrei sottolineare i successi raggiunti finora quest’anno e una serie di importanti compiti che emergono nella costruzione e nelle attività statali per il futuro.
Compagni,
Nel 2025, quando il nostro Partito e il governo della Repubblica devono concludere il loro lavoro nella fase attuale, sono state portate avanti in modo potente e bilanciato grandi e importanti imprese, pianificate scientificamente e in modo più attivo per lo sviluppo complessivo dello Stato, e sono stati ottenuti risultati significativi finora.
La 13ª riunione plenaria del Comitato Centrale del Partito, che si terrà a dicembre, farà una revisione generale, ma, se devo fare una revisione preliminare in questa seduta, penso che il piano quinquennale, incluso il piano di quest’anno, sarà portato a termine con successo, e non dubito che ciò verrà riferito al Nono Congresso del Partito del Lavoro di Corea.
L’entusiasmo politico dei cittadini per glorificare l’80° anniversario del Partito con grandi risultati del lavoro è stato fervente sin dall’inizio dell’anno e ha portato a un avanzamento ininterrotto e a una lotta coraggiosa anche nella seconda metà dell’anno, seguendo la prima metà.
Questo ci convince che il piano quinquennale, fissato dall’Ottavo Comitato Centrale del Partito, sarà certamente attuato nel 2025, anno importante che segna l’80° anniversario del nostro Partito, nel percorso che conduce al suo storico Nono Congresso.
I risultati raggiunti nei nove mesi di quest’anno sono grandi, e il coraggio e l’atmosfera generale sono fonte d’ispirazione.
Prima di ogni altra cosa, i settori chiave dell’industria metallurgica, chimica, dell’energia elettrica, della costruzione meccanica e altri settori economici principali stanno realizzando il piano economico nazionale di quest’anno in linea di massima.
Certo, non sono al livello che può lasciarci soddisfatti, ma è molto positivo che la maggior parte delle imprese sia ansiosa di raggiungere i propri obiettivi di produzione e presenti risultati concreti.
Dopo l’anno scorso, il settore agricolo ha coltivato quest’anno raccolti promettenti e si prevede di raggiungere l’obiettivo nazionale di produzione di cereali.
Il fatto che i piani di produzione e approvvigionamento delle colture precoci di quest’anno siano stati superati grazie agli sforzi devoti dei funzionari e dei lavoratori di questo settore è qualcosa di senza precedenti e ha dimostrato nella realtà la validità e la vitalità della nuova politica del Partito del Lavoro di incoraggiare la coltivazione del grano.
Anche i raccolti attesi delle seconde colture sono buoni, quindi abbiamo prospettive certe di raggiungere l’obiettivo di produzione di cereali previsto per quest’anno.
Come risultato dei nostri sforzi per aumentare il tasso di meccanizzazione del lavoro agricolo, esso è aumentato del 2% rispetto all’anno precedente; questo ulteriore rafforzamento delle basi della produzione agricola costituisce un grande patrimonio per il suo avanzamento più stabile.
Si può dire che sono state eliminate le deviazioni consistenti nel parlare a vuoto, la rivoluzione dei semi, la doppia coltura, l’agricoltura scientifica e la meccanizzazione sono diventate parte integrante della trasformazione sostanziale della produzione agricola, l’entusiasmo popolare per l’assistenza sincera alle fattorie è aumentato e la capacità di fronteggiare calamità naturali che ostacolavano l’agricoltura ogni anno è stata elevata a un certo grado.
È il settore delle costruzioni che dimostra in modo più chiaro e indiscutibile il progresso della nazione.
Per quanto riguarda innanzitutto la costruzione industriale, i progetti per la realizzazione di basi ad alto livello di modernizzazione e di enorme capacità produttiva nei settori chiave e nel settore dell’industria leggera sono stati portati avanti con sforzi intensi, e grandi progetti, inclusa la prima fase della centrale idroelettrica di Tanchon e la ristrutturazione del Complesso Meccanico di Ryongsong, sono in vista del giorno del completamento.
Sulla riva del fiume Amnok, che ha visto l’eliminazione dei danni da inondazioni lo scorso anno e una trasformazione nell’area di confine nordoccidentale, una grande serra combinata presenta il suo aspetto vivo grazie alla vigorosa lotta creativa dei costruttori-soldato e di altri giovani.
Con l’enorme progetto di costruire 50.000 alloggi nella capitale entro il periodo del piano quinquennale portato avanti più ampiamente rispetto al piano originale, la costruzione della quarta fase nella zona di Hwasong è ben avviata secondo la procedura pianificata, e la costruzione di centinaia di case nell’area di Komdok e di decine di migliaia di case in diverse comunità rurali del paese sarà completata entro quest’anno.
L’area turistica costiera Wonsan Kalma è stata costruita in modo perfetto e persone da diverse parti del paese vi hanno iniziato a divertirsi; la costruzione dell’area turistica di Samjiyon è stata dinamicamente accelerata; l’Ospedale Generale di Pyongyang è vicino all’inaugurazione; e molte altre strutture, simbolo della nostra civiltà in stile coreano e vetrina del rapido progresso del nostro Stato, stanno sorgendo. Anche questi costituiscono un successo notevole.
Con la politica di sviluppo regionale nella nuova era perseguita in modo espansivo, le fabbriche regionali industriali, più sviluppate rispetto a quelle costruite nel primo anno di attuazione della politica, sono in costruzione in 20 città e contee, e un altro enorme compito per l’allestimento di strutture sanitarie pubbliche e basi di servizi culturali integrati, essenziali per migliorare radicalmente la qualità della vita delle persone nelle regioni, è anch’esso in corso con successo a livello sperimentale.
In particolare, la fattoria di maricoltura della contea di Ragwon e un moderno quartiere residenziale per i suoi dipendenti, che possono essere definiti un obiettivo sostanziale per assicurare grandi asset per aumentare il potenziale di sviluppo delle regioni e trasformarle, sono stati costruiti in poco più di mezzo anno.
Nulla è più incoraggiante e ispirante della gioia e del sorriso delle persone per il partito dirigente di uno Stato socialista e il suo governo che, convincendosi delle proprie politiche, si dedicano totalmente al popolo dimostrando capacità di leadership più forti.
La gente sente profondamente il cambiamento reale delle proprie regioni mentre si trasferisce in case moderne costruite dallo Stato e porta l’obiettivo futuro alla realtà presente tramite sforzi coraggiosi: questo è un grande motore che mette in risalto in modo vivido le aspirazioni e gli obiettivi di sviluppo della nostra economia e infonde vigoroso slancio nel nostro sistema socialista.
Si sono ottenuti successi notevoli nei settori della scienza, dell’istruzione, della sanità pubblica, delle arti e dello sport, rendendo chiaro lo sviluppo in tutti gli ambiti della vita statale e sociale e suscitando piacere e incoraggiamento nel popolo.
In diverse occasioni, incluso l’80° anniversario della liberazione nazionale, il 77° anniversario della Repubblica e il V-Day, il nostro Stato ha dimostrato nuovamente la propria dignità e prestigio e il nostro popolo ha rinnovato la volontà di mantenere la propria autostima e raggiungere la prosperità con le proprie forze.
Il nostro Partito e il governo stanno anche compiendo un passo in avanti costante nel rafforzare le capacità di difesa dello Stato.
In conformità con la linea del Partito di rafforzare le forze navali, abbiamo costruito con successo cacciatorpedinieri capaci di svolgere varie missioni militari navali, creando così un solido asse strategico per difendere la nostra sovranità marittima e compiendo un primo passo cruciale nella costruzione di una potenza marittima. Recentemente abbiamo fissato obiettivi chiari, che vanno dal rafforzamento incessante delle forze strategiche e dall’espansione delle loro capacità al miglioramento delle prestazioni di combattimento dell’hardware militare convenzionale. Questi costituiscono una trasformazione di grande significato.
Inoltre, possediamo nuove armi segrete e abbiamo compiuto molte realizzazioni nella scienza della difesa, che contribuiranno notevolmente a potenziare in modo più radicale le nostre forze militari.
Abbiamo dimostrato quanto grandi e preziosi siano le risorse dello Stato e le ricchezze del popolo creati nei nove mesi di quest’anno e quanto ampio sia il nostro margine di azione per intensificare con fiducia il progresso del socialismo.
Porre le basi per raggiungere la prosperità con le forze dell’autosufficienza è stato incluso nel piano a lungo termine nella Prima Sessione della 14ª Assemblea Popolare Suprema sei anni fa; ora queste basi sono state definite in tutti gli ambiti, e lo sviluppo complessivo della costruzione socialista, che un tempo era considerato un ideale, è entrato in una solida fase.
Ora è diventata teoria consolidata che nessuno o nessuna avversità può ostacolare o ritardare il nostro Stato e il nostro popolo nel loro avanzamento per accrescere la propria forza e progredire a modo loro lungo la strada del proprio sviluppo.
Né le malvagie azioni ostruzionistiche da parte di forze esterne né la crisi sanitaria pubblica senza precedenti e le calamità naturali hanno potuto indebolire la nostra forza e unità.
Tutto ciò è attribuibile al fatto che l’intero Partito, l’intero paese e tutto il popolo, sostenendo le decisioni dell’Ottavo Congresso del Partito come il loro invincibile programma di lotta, hanno compiuto sforzi immani per ottenere un balzo in avanti mostrando perseveranza e capacità pratiche senza precedenti anno dopo anno, superando impavidamente sfide e difficoltà severe.
Nel corso di ciò, la nostra volontà e la nostra fiducia nell’avanzare la nostra causa e aprire il nostro futuro sono diventate più forti, e il ruolo e la forza di avanzamento di tutto il popolo hanno guadagnato nuovo slancio.
Tutto il popolo del paese sta assistendo a trasformazioni radicali dove vive, ed esso si sta unendo più strettamente con un alto senso di orgoglio per la propria nazione e devozione per essa.
Sono orgoglioso del fatto che l’orgoglio e l’amore del popolo per la propria patria non siano mai stati così grandi come oggi nella storia della Repubblica che abbraccia quasi otto decenni.
Per noi, la crescita economica e l’aumento della forza militare hanno un’importanza considerevole, ma ciò che è più importante e potente è la forza spirituale del popolo, la forza motrice e la prontezza della forza politico-ideologica.
Il nostro Partito e il governo della Repubblica identificano prima le riserve e i potenziali nei fattori ideologici piuttosto che nelle leve economiche, e risolvono tutti i problemi mediante l’ideologia e l’offensiva politica; grazie a tale modalità di leadership, le fiamme di una corsa emulativa per aumentare la produzione e praticare l’economia, accese dai lavoratori del Complesso del Cemento di Sangwon, si sono diffuse in tutto il paese con entusiasmo rivoluzionario e ardore di lotta. Incoraggiati dallo spirito eroico dei martiri delle unità impiegate nelle operazioni oltremare che sacrificarono le loro vite nella difesa dell’onore e della dignità del paese, l’entusiasmo patriottico e l’eroismo di massa stanno crescendo ulteriormente tra il popolo in tutto il paese.
Per la vittoria, il successo e lo sviluppo futuri, questo è più prezioso e potente di ogni altra cosa.
Avvalendomi di questa opportunità, desidero esprimere il mio caldo e sincero ringraziamento a tutti i cittadini della Repubblica che hanno sempre reso supporto assoluto alle politiche del Partito e del governo e le hanno difese attraverso una lotta vigorosa e splendidi risultati creativi.
Cari Deputati,
Stiamo lavorando duramente per sviluppare la nostra Repubblica in un paese potente che nessuno osi provocare e in una società ideale per il popolo, rafforzando lo spirito di avanzamento con cui abbiamo realizzato cambiamenti senza precedenti in tutti gli ambiti della vita statale e sociale dalla fondazione del paese, e portando così a termine con successo i pesanti compiti dell’epoca e il dovere rivoluzionario. Questo è il vero scopo della nostra lotta, e siamo pieni di fiducia in noi stessi.
Nel momento presente, quando la lotta per la prosperità complessiva dello Stato è entrata in un’epoca di crescita senza precedenti, il nostro Partito e il nostro popolo si aspettano un ruolo più corretto e proattivo dal governo della Repubblica.
Il governo dovrebbe aderire al principio di rafforzare il carattere orientato alle persone nella sua attività e dare pieno sfogo all’unità e alla creatività peculiari del nostro popolo.
In numerose unità sono state rivelate deviazioni come prestare scarsa attenzione alle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori e orientarsi eccessivamente all’implementazione dei piani di produzione o dei compiti di costruzione.
Non dovremmo in nessuna circostanza macchiare le caratteristiche originarie del socialismo incentrato sull’uomo, ma porre l’uomo al di sopra della produzione e risolvere uno per uno i problemi elementari che sorgono nella promozione della salute e della comodità dei produttori.
Mentre il lavoro per completare la raccolta di quest’anno è in pieno svolgimento in tutto il paese, dobbiamo assicurarci che non si verifichino casi come la sottrazione delle quote dei contadini con il pretesto di attuare i piani e il commercio illegale di cereali.
Abbiamo bisogno delle quantità pianificate di cereali, ma sono più importanti i diritti e gli interessi dei contadini e più preziosa è la mentalità del popolo che ripone fiducia assoluta nelle politiche del Partito.
Non dobbiamo tollerare neppure la minima manifestazione di pratiche che possano emergere nell’attuazione delle politiche in contraddizione con il carattere orientato al popolo del nostro Stato, compresi l’abuso di potere, il comportamento burocratico e la violazione degli interessi del popolo, e invece dobbiamo orientare tutte le attività statali a consolidare la nostra unità monolitica.
È molto importante trasformare il corso di organizzazione e conduzione degli affari di Stato in modo tale da dare libero sfogo all’infinita forza delle masse.
In altre parole, nel superare gli ostacoli soggettivi e oggettivi sul nostro cammino o nell’attuare con coraggio i compiti urgenti ed essenziali, dobbiamo portare avanti tutti gli affari di Stato considerando prima di tutto il vigoroso spirito rivoluzionario del nostro popolo e la loro grande forza patriottica, e reclutare la loro grande energia.
Il Gabinetto dovrebbe rafforzare costantemente il suo ruolo organizzativo e mobilitante.
Poiché ha sotto la sua autorità le istituzioni esecutive e le forze capaci di adempiere alla missione degli organi governativi e può esercitare l’autorità pertinente, il Gabinetto dovrebbe fornire adeguata guida e controllo su tutti gli organi a esso affiliati, affinché possano svolgere le proprie funzioni con merito.
Inoltre, dovrebbe lavorare per assicurare stretti legami e cooperazione tra le istituzioni esecutive settoriali attraverso la discussione collettiva, fornire controllo e direzione regolare sia sugli affari complessivi sia sul lavoro dei singoli settori, e adottare provvedimenti realistici per eliminare tendenze che possono emergere tra i funzionari di direzione economica, come lavorare in modo soggettivo, agire d’impulso, egocentrismo, ricerca della fama, irresponsabilità e incompetenza.
Dovrebbe stabilire una rigorosa disciplina finanziaria nel trattamento degli affari statali complessivi per non lasciare spazio a pratiche negative come appropriazione indebita, spreco e peculato, e garantire che i fondi, una volta investiti, siano utilizzati in modo appropriato ed efficace per costruire le basi dell’economia indipendente e promuovere il benessere del popolo.
Trovare soluzioni appropriate ai problemi emersi nella gestione economica è il compito più urgente che ci attende nel mettere in ordine gli affari statali complessivi e nel conseguire uno sviluppo sostenuto della nostra economia facendo affidamento sulle nostre forze.
È imperativo effettuare un’analisi corretta delle ragioni per cui si rivelano contraddizioni e carenze nell’attuale lavoro economico e adottare misure tempestive per stabilire metodi realistici e razionali di gestione economica al fine di spingere dinamicamente la costruzione socialista.
A decorrere da quest’anno la politica di sviluppo regionale è entrata in una nuova fase di attuazione ampliata, basata sui successi e sull’esperienza dello scorso anno e sulle esigenze a lungo termine di porre le regioni su un percorso di sviluppo diversificato e sostenuto.
I settori e le unità pertinenti dovrebbero lavorare con un senso di responsabilità ancora più elevato dato il progresso dinamico nel portare avanti i compiti per lo sviluppo regionale, come assicurare la precisione e la praticità scientifica nella progettazione delle strutture nell’ambito della politica di sviluppo regionale, produrre attrezzature di qualità ed effettuare la standardizzazione.
Un fattore importante per la rivitalizzazione regionale e lo sviluppo rurale è assicurare che province, città e contee svolgano adeguatamente il loro ruolo, come conviene ai padroni di casa.
Le province costiere dovrebbero identificare e attuare in modo mirato la costruzione di basi per la maricoltura secondo un piano e altri progetti che porteranno benefici reali ai residenti sfruttando i potenziali economici locali in conformità con le loro caratteristiche, così come i compiti per trasformare il loro aspetto con gli elementi della nuova politica di sviluppo regionale come standard.
Come ho segnalato durante la mia visita a Songchon lo scorso anno, il problema è la bassa qualità della costruzione di abitazioni nelle campagne, che è realizzata principalmente dalla manodopera edilizia cittadina e di contea.
Città e contee dovrebbero agire con decisione per formare il personale specializzato nella costruzione, aggiornare le attrezzature per l’edilizia e rafforzare le basi per la produzione di materiali da costruzione.
Se lo trascurano, le prospettive della politica di sviluppo regionale potrebbero peggiorare, il che comporterebbe gravi conseguenze.
Province, città e contee dovrebbero inoltre compiere sforzi sostanziali e assidui per formare sistematicamente un gran numero di personale che attuerà il programma di rivoluzione rurale nella nuova era come richiesto dalla politica del Partito e così trasformare la campagna socialista.
Se vogliamo prosperare e diventare più potenti, non per caso ma per autosostentamento e autodeterminazione, non abbiamo altra scelta che fare affidamento sulla scienza e sulla tecnologia, e le prospettive di sviluppo del nostro Stato dipendono da quanto costantemente aumenteremo le sue forze scientifiche e tecnologiche.
Lo Stato deve stabilire un sistema e un ordine ben regolamentati mediante i quali le risorse di personale di talento siano mobilitate e usate efficacemente e venga fornita una garanzia per lo sviluppo sostenibile della scienza e della tecnologia. Inoltre, tutti i settori e tutte le unità dovrebbero costruire le proprie forze scientifiche e tecnologiche con l’obiettivo di trovare soluzioni riuscite ai problemi tecnologici che emergono nel corso del lavoro concreto.
Il settore dell’istruzione dovrebbe, con l’attuazione del secondo programma universale di istruzione obbligatoria di 12 anni come slancio, fare piena preparazione per educare gli studenti a livello internazionale avanzato, e dovrebbe anche assicurare che università e college attuino correttamente i nuovi piani di insegnamento disciplinari per produrre un maggior numero di persone di talento come richiesto dalla realtà.
Ciò che non deve mai trascurare a tal proposito è migliorare le qualifiche e le capacità degli insegnanti e il loro livello di specializzazione.
Risolvere il problema degli insegnanti è la chiave per sviluppare l’istruzione, quindi è necessario garantire una più alta qualità della formazione degli insegnanti e migliorare il sistema di formazione continua per loro; è particolarmente importante fornire agli insegnanti delle regioni e delle campagne accesso pronto a materiali didattici avanzati.
Dobbiamo lavorare duramente per rinnovare le strutture di cura e prevenzione a tutti i livelli, innalzare fondamentalmente la qualità del servizio medico e consolidare le basi materiale e tecnica del settore della sanità pubblica, e in particolare dell’industria farmaceutica, come richiesto dall’era storica della rivoluzione sanitaria.
Dovremmo aggiornare costantemente il sistema giuridico socialista e migliorare le funzioni e il ruolo della legge negli ambiti della vita statale e sociale.
Il Comitato Permanente dell’Assemblea Popolare Suprema dovrebbe continuamente rivedere e integrare le leggi settoriali per fornire una garanzia giuridica all’attuazione delle nuove politiche del Partito, ed essere efficace nel perfezionare i meccanismi legali e istituzionali per assicurare un funzionamento più efficiente e più fluido di tutti i settori e metterli sotto rigido controllo.
Con la promozione dei nostri scambi con altri paesi negli ultimi anni, gli organi preposti all’applicazione della legge dovrebbero elaborare una strategia migliore e adottare un approccio offensivo, completo e rigoroso per frustrare le mosse del nemico volte a minare il nostro sistema e a degenerare i nostri cittadini e per contrastare ogni tipo di crimine che disturbino la stabilità sociale e politica.
Dovrebbero rafforzare la loro supervisione legale e il controllo sul bloccare o trascurare l’attuazione delle decisioni adottate dal Partito e dallo Stato, violare l’ordine economico dello Stato e la disciplina nell’attuazione del piano economico nazionale, ledere gli interessi del popolo e ostacolare lo sviluppo delle capacità difensive dello Stato; una volta individuati tali atti criminali, non devono esitare a brandire la spada della dittatura rivoluzionaria.
La nostra Repubblica è uno Stato socialista indipendente che non tollera alcun tipo di soggezione o dominio. Pertanto, la cosa più importante tra i suoi affari di Stato è rafforzare le sue capacità autodifensive, e ciò è qualcosa che dobbiamo potenziare senza alcuna pausa e senza compromessi.
Facendo affidamento sul potente deterrente di guerra che abbiamo già costruito, dobbiamo lavorare responsabilmente per difendere la sovranità e la sicurezza dello Stato, e compiere sforzi costanti per aumentare le nostre capacità con cui contrastare ogni tipo di minaccia militare.
Dovremmo fare sforzi proattivi per assicurare che le nostre forze paramilitari mantengano la piena prontezza come richiesto dalle caratteristiche della guerra moderna, consolidando così ulteriormente la forza del sistema di difesa nazionale di tutto il popolo. Dovremmo anche far sì che il tratto nazionale di considerare la difesa nazionale come la più alta espressione del patriottismo e di fornire pieno sostegno all’Esercito Popolare di Corea sia messo pienamente in gioco.
Oggi, avvalendomi di questa opportunità, vorrei parlarvi in modo particolare delle ammirabili azioni del nostro popolo.
Recentemente, dopo aver reso pubblici le eroiche imprese dei combattenti delle nostre unità di operazioni oltremare che hanno liberato la regione di Kursk della Federazione Russa, un clima di eroismo di massa prevale nella nostra società e l’entusiasmo dei nostri giovani e persone di mezza età di arruolarsi volontariamente nell’esercito è cresciuto più che mai. Questi fanno parte di una tendenza positiva crescente a scendere in campo nella lotta patriottica che pone in gioco la dignità dei coreani e la reputazione della Corea.
Ci sono stati tanti esempi di aiuti sinceri ai partecipanti nelle recenti operazioni oltremare e alle famiglie dei martiri e di donazioni di denaro per aiutarli a far fronte ai loro bisogni di vita.
In meno di un mese, dal 22 agosto a oggi, decine di migliaia di funzionari, impiegati e residenti hanno donato ingenti somme per la costruzione di un museo memoriale delle imprese di combattimento e di un monumento alle imprese di combattimento per onorare la memoria degli eroi, per la costruzione della via Saeppyol e per le famiglie dei martiri.
Tra queste persone ci sono disabili veterani stimati, contadini, scienziati e casalinghe.
Riguardo al proseguimento di questa lodevole tendenza, è sorto il problema dell’utilizzo del denaro donato per i partecipanti alle operazioni oltremare e per le famiglie dei martiri. Poiché il Partito e lo Stato devono assumersi la piena responsabilità di prendersi cura di loro, ho ordinato ai funzionari di restituire il denaro ai donatori senza fallo, ringraziarli sinceramente a nome del governo della Repubblica e dare ampia pubblicità alle loro azioni.
Queste azioni sono chiara testimonianza delle virtù e del nobile carattere morale unici del nostro popolo, della stabilità della nostra società e della sua vera unità e potenza.
Avvalendomi di questa opportunità, desidero esprimere ringraziamenti a nome del governo della Repubblica a tutte le persone ammirabili che, con animo nobile, hanno prestato assistenza e donato denaro per i nostri coraggiosi combattenti e per le famiglie dei martiri.
Compagni,
La variabile chiave e cruciale per continuare il corso storico per lo sviluppo comprensivo del nostro paese è come difendiamo la sicurezza del nostro Stato in mezzo alle tendenze politiche globali instabili e alle condizioni mutevoli dell’epoca.
Oggi, in questa riunione, chiarirò lo stato delle relazioni con gli Stati Uniti e con la Repubblica di Corea e la loro compatibilità, che hanno un impatto decisivo sulla sicurezza del nostro Stato e sulla situazione nella regione, così come la posizione di principio che dovremmo mantenere nelle attività esterne.
Attualmente, mentre il disagio globale e la crisi universale aumentano a causa delle ambizioni irragionevoli e dell’uso eccessivo della forza del campo guidato dagli Stati Uniti che tenta di mantenere la sua egemonia in rapida caduta, la struttura di sicurezza che circonda la Repubblica Popolare Democratica di Corea è ancora di fronte a sfide serie.
In particolare, la situazione obiettiva di sicurezza attorno alla penisola coreana sta letteralmente stabilendo un nuovo record negativo dopo l’altro.
Gli Stati Uniti e i loro stati vassalli, senza rispetto per le preoccupazioni di sicurezza della Repubblica Popolare Democratica di Corea, hanno regolarmente compiuto azioni provocatorie per esacerbare la tensione, il cui pericolo è ora salito a un livello notevole, molto diverso rispetto a diversi anni fa.
Secondo la strategia indo-pacifica orientata all’egemonia degli Stati Uniti e lo scenario per la sua attuazione, le alleanze militari USA-Repubblica di Corea e USA-Giappone e il sistema di cooperazione militare tripartita USA-Giappone-Repubblica di Corea stanno mutando in entità sempre più offensive e aggressive, e la vittima diretta di ciò non è altro che l’ambiente di sicurezza del nostro Stato.
La realtà che ci si presenta oggi è che vari tipi di giochi di guerra bilaterali e multilaterali contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea si svolgono simultaneamente e continuano senza interruzione nel tempo e nello spazio, coinvolgendo sempre più elementi nucleari.
Un tempo, l’intensità della situazione attorno alla penisola coreana raggiungeva il picco ogni marzo e ogni agosto, come un vento stagionale, con le frenetiche esercitazioni congiunte su larga scala da parte degli Stati Uniti e della Repubblica di Corea. Attualmente, invece, persiste una tensione cronica durante tutto l’anno, causata da una serie di esercitazioni congiunte bilaterali e multinazionali e dal frequente schieramento di asset strategici.
Ciò è chiaramente dimostrato dal fatto che lo scorso mese, lanciando la grande esercitazione congiunta Ulji Freedom Shield, gli Stati Uniti e la Repubblica di Corea hanno portato la situazione all’estremo, e a settembre il nemico continua ad esercitare una crescente pressione militare sul nostro Stato.
Ancor più grave è il fatto che le linee guida per le operazioni nucleari che presuppongono l’uso di armi nucleari contro il nostro Stato, formulate dai precedenti regimi degli Stati Uniti e della Repubblica di Corea, sono state ereditate nella loro interezza dai loro successori attuali e, di conseguenza, il loro piano di guerra nucleare è entrato nella fase di attuazione più pratica e concreta.
Alcuni giorni fa, gli Stati Uniti e la Repubblica di Corea hanno lanciato Iron Mace, un’altra non dissimulata esercitazione di guerra nucleare mirata a familiarizzare con le procedure e le modalità per attaccare il nostro Stato con armi nucleari secondo le suddette linee guida, mentre allo stesso tempo conducevano un’esercitazione congiunta multisettoriale con il coinvolgimento del Giappone.
Questa è un’estensione e una successione alla politica anti-Repubblica Popolare Democratica di Corea che gli Stati nemici si sono tramandati di generazione in generazione, indipendentemente dal cambiamento di governo, e altresì una rivelazione netta della natura intrinseca di confronto delle loro attuali élite al potere.
Allo stesso tempo, la terraferma giapponese ha assistito a un dispiegamento rapido del sistema missilistico terrestre a medio raggio delle forze statunitensi per la prima volta nella sua storia. Di conseguenza, le profondità territoriali delle potenze nucleari regionali, incluso il nostro Stato, sono diventate bersagli costanti e diretti dell’esercito statunitense, il che significa che anch’esse sono esposte a un rischio di sicurezza senza precedenti.
A causa delle azioni militari avventurose degli Stati nemici a fini dimostrativi, sono state create circostanze imprevedibili e pericolose in tutti i campi di terra, mare e aria, e il confronto tra Stati nucleari è diventato senza precedenti grave. Questa è la situazione militare e politica predominante in cui ci troviamo.
Così, la situazione attuale è più severa che mai.
Sebbene la situazione di sicurezza attuale sia diventata negativa ad un livello senza precedenti, il livello di sicurezza del nostro Stato, o il coefficiente di sicurezza, è più alto che mai.
L’indice di sicurezza per la prevenzione della guerra è aumentato più di quanto lo fosse in passato nonostante la crescente tensione con il passare del tempo e l’accensione della miccia; questo fatto indica qualcosa di molto importante.
Vale a dire che le nostre forze nucleari stanno svolgendo pienamente e perfettamente la loro funzione di deterrenza per far fronte a e sovrastare tutte le sfide di sicurezza dall’esterno.
In altre parole, il deterrente fisico in continua crescita del nostro Stato, che è direttamente proporzionale all’aumento dell’uso della forza militare da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati, ha completamente minato la volontà dei loro Stati nemici di scatenare una guerra e ha garantito l’equilibrio di forze nella regione.
Sono certo di questo fatto, e penso che sarà difficile per il nemico negarlo.
Non importa quanto dura possa essere la situazione oggettiva, la guerra sarà pienamente disinnescata se il fattore soggettivo, ossia la forza interna, cresce abbastanza da tenerla sotto controllo e gestirla.
Attraverso il suo sviluppo ininterrotto e rapido e la dimostrazione minacciosa, il nostro deterrente nucleare ha provato la sua capacità e affidabilità nel difendere la sovranità nazionale, l’integrità territoriale e la vita e la sicurezza del popolo dalle minacce militari esterne, dall’aggressione e dall’attacco, ha aumentato costantemente il coefficiente di sicurezza sulla penisola coreana e nella regione, e ha fatto temere agli Stati nemici le possibili conseguenze fatali di un’emergenza.
La realtà odierna testimonia che i nostri sforzi meticolosi per accelerare l’accumulazione di forza fisica senza interruzione sono pienamente giustificati.
Come ho già affermato, mantenere la sicurezza e difendere la pace con forza schiacciante è la nostra scelta immutabile.
Dico che i nostri Stati nemici non hanno mezzi o modi per fermare la crescita della nostra forza assoluta, né li otterranno neanche in un futuro lontano.
Siamo pronti a fronteggiare qualsiasi cosa.
Possono esserci modi e principi diversi per la reazione, e siamo preparati a farvi fronte.
Quattro anni fa ho sottolineato la necessità di prepararsi sia al dialogo sia al confronto, in particolare di essere completamente preparati per quest’ultimo, al fine di proteggere la dignità del nostro Stato e i suoi interessi per lo sviluppo indipendente e per garantire in modo affidabile l’ambiente pacifico e la sicurezza del nostro Stato.
Le amministrazioni degli Stati Uniti e della Repubblica di Corea formate quest’anno parlano della loro disponibilità al dialogo e a migliorare le relazioni con noi. Ma il loro scopo di indebolire la nostra forza e far cadere il nostro sistema sociale nel lungo periodo non può mai cambiare.
Di recente hanno proposto l’idea della «denuclearizzazione a fasi», la quale ha portato alla distruzione con le loro stesse mani della giustificazione e delle basi per negoziare con noi.
Non penso che gli Stati Uniti e la Repubblica di Corea abbiano una buona logica per ragionare con la comunità internazionale sulla loro necessità di negoziare con noi.
Il concetto di «denuclearizzazione» ha ormai perso il suo significato.
Siamo diventati uno Stato nucleare, ed è stata una scelta inevitabile che abbiamo fatto al crocevia dell’ascesa o del declino del nostro Stato.
Per questo motivo abbiamo consacrato il possesso nucleare nella legge suprema della nostra Repubblica come qualcosa di sacro e assoluto, che non può essere modificato o emendato in alcun caso.
Chiedere a noi di accettare la «denuclearizzazione» ora equivale a chiedere di andare contro la nostra Costituzione.
Ci sono ancora molte persone che si uniscono agli Stati Uniti nel clamore per la «denuclearizzazione».
Dovrebbero sapere che stanno compiendo atti di aperto disprezzo e grave violazione della sovranità della Repubblica Popolare Democratica di Corea.
Potremmo mai andare contro la nostra Costituzione?
Perché dovremmo ricorrere alla «denuclearizzazione»?
Per evitare sanzioni?
Mai. Mai e poi mai.
Dico che la «denuclearizzazione» è l’ultima, l’ultima cosa che possono attendersi da noi.
Il fatto che la Repubblica Popolare Democratica di Corea possieda armi nucleari rimarrà permanentemente così, che gli Stati Uniti e i loro alleati lo apprezzino o meno e per quanto ardentemente essi invocano in coro la «denuclearizzazione» per 10, 20 o 50, anzi 100 anni.
Il nostro mantenimento delle armi nucleari è sancito da una legge nazionale, e abbiamo il dovere legale di difendere la legge nazionale senza fallo.
I sermoni astuti dei nostri Stati nemici secondo cui potremmo star bene solo se rinunciassimo alle nostre armi nucleari hanno ormai perso il loro potere persuasivo, come vediamo dalle tragedie di spargimenti di sangue in tutto il mondo, che sono opera loro.
Il mondo sa bene cosa fanno gli Stati Uniti dopo aver costretto altri a rinunciare alle proprie armi nucleari e a disarmarsi.
Non cederemo mai le nostre armi nucleari.
Le sanzioni imposte dalle forze ostili contro di noi ci hanno insegnato a come diventare più forti e hanno sviluppato in noi tolleranza e resistenza, così che non cederemo a nessuna pressione.
Non ci saranno negoziati, e mai saranno tali, con i nostri Stati nemici per scambiare qualcosa con loro, ossessionati dal cercare di liberarsi dalle loro sanzioni.
Se le forze occidentali guidate dagli Stati Uniti, in cerca di egemonia, pensano di poterci mettere pressione e portarci in ginocchio mediante sanzioni o con l’esibizione di sciabole, ancora immerse nell’illusione di poter vincere infliggendoci una sconfitta strategica, sono profondamente in errore.
Le opzioni sono sul loro tavolo.
Se vogliono continuare con i loro atti sciocchi come imporre sanzioni e pressione e ancora invocare la «denuclearizzazione» senza affrontare la realtà mutata, lascino pure che lo facciano.
Francamente, ciò ci darà un vantaggio maggiore.
Poiché avremo più tempo per fare ciò che intendiamo fare.
Il tempo è dalla nostra parte.
Come conviene a una grande potenza politica, rafforzeremo la nostra economia come abbiamo pianificato, e aggiorneremo incessantemente la nostra posizione di forza militare di prim’ordine nel mondo intensificando il rafforzamento delle nostre capacità militari, che costituisce il nostro inconfondibile obiettivo strategico.
Il nostro Partito e il governo continueranno invariabilmente, fermamente e senza la minima deviazione a difendere la Costituzione della Repubblica Popolare Democratica di Corea e la legge fondamentale sulla politica delle forze nucleari, che ha codificato permanentemente il nostro possesso di armi nucleari, e salvaguarderanno minuziosamente gli interessi supremi del nostro Stato.
Finché la minaccia nucleare contro di noi proviene dall’esterno, e fintanto che esistono forze imperialiste che usano le armi nucleari come mezzo per la loro esistenza tirannica, non permetteremo mai un’interruzione nel nostro cammino di rafforzamento delle capacità militari per salvaguardare la sicurezza del nostro Stato e il benessere del nostro popolo sia ora sia in futuro, ma continueremo ad avanzare per mantenere il vantaggio della nostra forza schiacciante.
Le forze ostili farebbero bene a rendersi conto del fatto che, se continuassero a esibire la loro forza in modo sfrenato e senza limiti nel nostro vicinato, potrebbero provocarci all’impazienza.
Stiamo ora esercitando il nostro deterrente di guerra, e non desidero che la missione primaria di tale deterrente diventi invalida.
Se diventa invalida, entrerà in funzione la sua missione secondaria.
L’ho già menzionato.
Se la missione secondaria del deterrente viene messa in atto, le organizzazioni e le infrastrutture militari della Repubblica di Corea e dei suoi alleati nelle vicinanze crolleranno in un istante, e ciò significa semplicemente annientamento.
Io non cerco lo sviluppo di una tale situazione pericolosa.
Se gli Stati Uniti, liberandosi dalla loro assurda ricerca della denuclearizzazione altrui e riconoscendo la realtà, desiderano una genuina coesistenza pacifica con noi, non vi è motivo per cui non possiamo affrontarli faccia a faccia.
Personalmente, conservo ancora un buon ricordo dell’attuale Presidente degli Stati Uniti, Trump.
Avvalendomi di questa opportunità, intendo chiarire la nostra posizione verso le relazioni con la Repubblica di Corea.
Non abbiamo motivo di sederci insieme con essa e non faremo nulla insieme con essa.
Dichiaro con chiarezza che non tratteremo affatto con essa.
In effetti, noi e la Repubblica di Corea siamo esistiti nella comunità internazionale come due Stati separati negli ultimi decenni.
È una realtà netta che i due Stati più ostili sulla terra, due Stati belligeranti, sono in acuto confronto sulla penisola coreana.
Fu Syngman Rhee, il Primo presidente della Repubblica di Corea, con la sua cricca a istituire a forza un governo separato su una metà della penisola coreana in persistente opposizione alle aspirazioni di tutti i concittadini di liberarsi dalla tragedia della divisione imposta da forze straniere e di vivere e svilupparsi indipendentemente su un unico territorio.
Nella prima Costituzione della Repubblica di Corea, fabbricata e promulgata nel luglio 1948, Syngman Rhee stabilì che «il territorio della Repubblica di Corea comprende la penisola coreana e le sue isole annesse», codificando così la sua natura congenita più ostile verso il nostro Stato.
L’Accordo dell’Armistizio coreano, concluso nel 1953 dopo tre anni di guerra, confermò ufficialmente davanti alla comunità internazionale che i due Stati belligeranti esistono indubbiamente sulla penisola coreana senza la completa fine della guerra. E nel 1991 la Repubblica Popolare Democratica di Corea e la Repubblica di Corea si unirono alle Nazioni Unite separatamente, e così vennero riconosciute internazionalmente come due stati completamente differenti.
Abbiamo definito la Repubblica di Corea un paese straniero e lo Stato più ostile, non sulla base di un giudizio formulato all’improvviso negli ultimi anni.
Questo non è nulla di nuovo.
Abbiamo semplicemente accettato il duro fatto.
Chiamiamo la Repubblica di Corea lo Stato più ostile perché esso ha continuato a scrivere la storia degli atti più ostili contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea.
A partire da Focus Lens dopo la guerra, hanno messo in scena frenetiche esercitazioni di guerra anti-Repubblica Popolare Democratica di Corea quasi ogni giorno, cambiando incessantemente i loro nomi in codice, inclusi Freedom Bolt, Ulji Focus Lens, Team Spirit, Key Resolve e Ulji Freedom Guardian. Attualmente, tuttavia, le esercitazioni si sono sviluppate in modo più malizioso in prove di guerra nucleare a tutto campo come Ulji Freedom Shield e Freedom Edge.
La Repubblica di Corea ha trasformato l’intero suo territorio in un avamposto e deposito nucleare, il più grande del suo genere in Estremo Oriente, introducendo nella penisola coreana per la prima volta nella storia oltre 1.000 armi nucleari di ogni tipo. Ora è in preda alla frenesia con esercitazioni di guerra introducendo nella penisola in qualsiasi momento una enorme quantità di hardware militare avanzato, compresi i tre asset strategici degli Stati Uniti e perfino le forze occidentali guidate dalla NATO.
Le spericolate mosse militari anti-Repubblica Popolare Democratica di Corea, compiute dalla Repubblica di Corea in collusione con forze straniere, hanno trasformato la penisola coreana in una costante zona di pericolo di guerra in cui non sarebbe considerato anormale se una guerra scoppiasse immediatamente.
Sebbene il governo sia cambiato più di dieci volte e la Costituzione sia stata revisionata nove volte nella Repubblica di Corea finora, nulla è cambiato nell’articolo relativo al territorio della Costituzione, che mira a invadere e annettere la Repubblica Popolare Democratica di Corea. E sebbene la Legge sulla Sicurezza Nazionale sia stata revisionata diverse volte, l’articolo che riflette concentratamente l’ostilità verso la Repubblica Popolare Democratica di Corea non ha subito neppure la minima revisione.
Abbiamo detestato ciò che i successivi governanti della Repubblica di Corea hanno perseguito.
La storia del feroce confronto tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea e la Repubblica di Corea che si estende per quasi otto decenni e la realtà presente mostrano chiaramente che l’ambizione innata e selvaggia della Repubblica di Corea, che promuova la «democrazia» o indossi la maschera della «conservazione», di far crollare il nostro sistema e il nostro governo non è mai cambiata e non cambierà mai, e che il nemico è il nemico.
Inoltre, in vista degli interessi nazionali, non abbiamo alcuna intenzione di riunirci con il paese che ha affidato la sua politica e la sua difesa a forze straniere.
La Repubblica di Corea è un’entità deformata con emiplegia e un tributario coloniale le cui campagne sono state completamente americanizzate, un paese straniero divenuto del tutto eterogeneo.
È naturale che, come acqua e fuoco non possono mai fondersi, la politica indipendente e la politica servile e traditrice non possano coesistere, la difesa indipendente e la difesa subordinata non possano unirsi, l’economia autosufficiente e l’economia di contratto coloniale non possano combinarsi, e la cultura socialista e la cultura yankee non possano andare insieme.
La riunificazione delle due entità, che sono diventate completamente eterogenee e reciprocamente esclusive, non potrà mai essere raggiunta a meno che una di esse non cessi di esistere.
La riunificazione non è necessaria.
Il governo Lee Jae Myung recentemente formato nella Repubblica di Corea promuove una «linea di compromesso» con noi, parla di «miglioramento delle relazioni» e «pace», nel tentativo di distinguersi dai governi precedenti. Ma nulla è cambiato sostanzialmente.
In vista della sua selvaggia ambizione di «riunificazione per assorbimento», essa mette in ombra i precedenti regimi «conservatori» e il loro passato, che hanno impostato la politica anti-Repubblica Popolare Democratica di Corea come politica di Stato.
In pubblico dicono che «costruiranno pazientemente una torre di fiducia» per «ristabilire le relazioni sud-nord senza fallo», ma dietro le quinte stanno costruendo un muro di confronto più alto espandendo e rafforzando le prove di guerra per aggressione come le operazioni nucleari e le esercitazioni congiunte multisettoriali mirate a un primo colpo nucleare contro l’altra parte.
In realtà, nel disegno di legge di bilancio per il prossimo anno, che il governo Lee Jae Myung ha approvato per la prima volta dopo essere venuto al potere, la spesa militare dovrebbe aumentare dell’8,2 per cento, superando di gran lunga quella del regime di Yoon Suk Yeol che si era guadagnato notorietà per il suo fanatismo provocatore contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea.
In questi giorni, essi dicono che riconosceranno il nostro sistema e non perseguiteranno la «riunificazione per assorbimento» ma coesisteranno pacificamente con noi. Ma il capo del suo ufficio di sicurezza dello Stato ha spiegato in modo piuttosto esatto l’intenzione vera del capo di Stato alcuni giorni fa.
A una tavola rotonda il 17 settembre, egli ha fatto un’osservazione che nega totalmente il nostro sistema e la nostra Costituzione dicendo: «La denuclearizzazione della penisola coreana è l’obiettivo finale perseguito tradizionalmente dalla Repubblica di Corea e dagli Stati Uniti, e rimane immutato, che piaccia o no a qualcuno».
Ora il nemico sta apertamente invocando una precoce ripresa del dialogo, dicendo che più duri la sospensione del dialogo, «più saranno potenziate le capacità nucleari e missilistiche del Nord».
La «teoria della denuclearizzazione in tre fasi» del governo attuale, la cosiddetta «sospensione-riduzione-denuclearizzazione», non è altro che una copia del «quaderno di esercizi» dei suoi predecessori che sognavano di disarmarci.
Sarebbe soltanto un’espressione di profondo attaccamento e ossessione discutere di riunificazione con uno Stato nemico simile, e tale perseveranza non potrà cambiare nulla nella realtà.
Come possiamo noi e la Repubblica di Corea essere riunificati?
La storia del mondo ha mai registrato un caso di unificazione tra due stati tanto giurati nemici?
Perché dovremmo perseguire una riunificazione che non potrà essere raggiunta se non con la cessazione dell’esistenza di una di esse?
Inseriremo in una legge nazionale che noi e la Repubblica di Corea siamo due Stati che condividono il confine, eterogenei l’uno dall’altro e che non potranno mai diventare uno.
Il governo della Repubblica Popolare Democratica di Corea continuerà anche in futuro a difendere in modo affidabile la sovranità, la sicurezza e gli interessi fondamentali dello Stato e promuoverà con la massima responsabilità la pace e la sicurezza nella penisola coreana e nella regione circostante.
Compagni Deputati,
Nell’eseguire tutti i compiti che spettano al governo della Repubblica, i diritti e le autorità dei nostri Deputati non sono affatto leggeri, e questo onore di partecipare di persona alla discussione degli affari di Stato è un’espressione delle grandi aspettative del Partito e del popolo per il vostro ruolo responsabile.
Essendo stati eletti dal popolo e incaricati dell’amministrazione dello Stato e avendo promesso di servire il popolo, dovreste custodire la fiducia del popolo, garantire pienamente l’attuazione delle politiche statali con sforzi più proattivi e devoti, e far valutare il vostro lavoro dallo Stato e dal popolo producendo risultati di attività politiche statali sincere.
A tal fine, dovreste, innanzitutto, avere una corretta comprensione delle politiche statali e, su questa base, spiegarle ai residenti delle vostre regioni e al popolo delle vostre unità e dare l’esempio nel realizzare le politiche.
Ciò che è importante è che dobbiate assolutamente e perfettamente attuare tutte le politiche avanzate dal Partito e dallo Stato per i vostri rispettivi settori e unità mediante una pianificazione meticolosa, un’efficace organizzazione e una perseveranza ostinata.
Un Deputato deve avere lungimiranza e qualità da attivista politico dello Stato, saper guidare il sentimento pubblico e incoraggiare la collettività a mantenere l’atmosfera di unità e lotta, abituarsi a trovare e fare tutto ciò che giova al popolo, osservare rigorosamente le leggi e i regolamenti dello Stato e condurre una vita frugale in modo da non perdere il rispetto e la fiducia delle masse.
Tutti voi, compiendo sforzi raddoppiati e devoti, dovreste conseguire una successione di risultati eccellenti di cui potervi vantare davanti al Partito, allo Stato e al popolo, e le vostre immagini e i vostri successi lasceranno un’impronta notevole nel resoconto del nostro sacro avanzamento verso il Nono Congresso del Partito.
Il nostro Partito e il governo della Repubblica coltiveranno ideali nobilitanti e condurranno una lotta inflessibile per rafforzare la ferma fiducia del popolo, e continueranno a costruire la fiducia e la forza necessarie per tradurre i desideri più cari del popolo in realtà, così adempiendo i gravosi compiti che li attendono a ogni stadio.
Compagni,
Per il Partito del Lavoro di Corea, il governo della Repubblica e il nostro popolo, la linfa vitale assoluta è rimanere fedeli alla linea socialista e tenere più alta la bandiera del socialismo.
Questo perché i vantaggi e la vitalità del socialismo del nostro stile, che abbiamo difeso e glorificato versando il nostro sudore e persino il nostro sangue, sono stati provati dalla storia e dalla realtà.
Nel corso del vivere un cambiamento drammatico nel loro destino e nell’affrontare ogni sorta di difficoltà, il nostro popolo ha accettato il socialismo non come ideale o modalità politica ma come una esigenza della propria vita; godendo un beneficio sostanziale dopo l’altro, conducendo una vita collettivista in cui si aiutano e guidano reciprocamente e condividono il bene e il male, e osservando la realtà del loro paese sempre prospero, hanno compreso vividamente che il socialismo e il loro destino sono inseparabilmente legati.
Il nostro Partito e il governo non hanno il diritto di abbandonare il socialismo, che il nostro popolo ha scelto, in cui confida e che spinge avanti da sé, e che considerano una verità e un tesoro più prezioso della propria vita. Essi hanno il dovere di svilupparlo a modo nostro e condurlo a una successione di grandi vittorie.
Non ci saranno cambiamenti o deviazioni nella piattaforma politica del nostro Partito e del governo, e difenderemo e avanzeremo il socialismo che incarna le aspirazioni e gli ideali del nostro popolo, promuovendo la grande prosperità del nostro Stato e garantendo il benessere eterno del nostro popolo.
La nostra causa è invincibile mentre avanza facendo affidamento sull’eccezionale entusiasmo patriottico e sull’inestinguibile creatività del popolo eroico, fedele agli ideali nobilitanti, e la storia della prosperità e dello sviluppo del nostro Stato socialista continuerà per sempre.
Cari Deputati,
Portiamo a termine la causa del socialismo, che rappresenta la nostra grande storia, onore e luminoso futuro.
Lavoriamo duramente per la dignità e la prosperità complessiva della nostra Repubblica, tenendo alta la bandiera del socialismo che simboleggia i nostri ideali nobilitanti e i nostri bei sogni.
Lunga vita alla nostra grande patria, la Repubblica Popolare Democratica di Corea!
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