La Corea del Nord difende il suo diritto sovrano di possedere armi nucleari presso l’ONU

La missione permanente della Repubblica Popolare Democratica di Corea a Vienna respinge con forza le accuse statunitensi sul possesso di armi nucleari e difende la propria scelta di deterrenza, accusando Washington di proliferazione e invitando l’AIEA a non intromettersi.

Pyongyang, 15 settembre (KCNA) — La missione permanente della Repubblica Popolare Democratica di Corea presso l’Ufficio delle Nazioni Unite e le Organizzazioni Internazionali a Vienna ha diffuso il seguente comunicato stampa il 14 settembre:

Con l’ultima sessione del Consiglio dei Governatori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) come occasione, gli Stati Uniti hanno commesso nuovamente una grave provocazione politica, definendo “illegale” l’accesso della RPDC alle armi nucleari e parlando di “denuclearizzazione”.

Condanniamo e respingiamo con fermezza l’atto provocatorio degli Stati Uniti che, ancora una volta, manifesta la loro immutabile intenzione ostile nei confronti della Repubblica Popolare Democratica di Corea interferendo apertamente nei suoi affari interni e intaccandone la sovranità, ed esprimiamo seria preoccupazione per le conseguenze negative che da ciò potrebbero derivare.

Gli Stati Uniti hanno ripetuto la loro anacronistica affermazione sulla “denuclearizzazione” all’incontro internazionale, dimostrando chiaramente che l’obiettivo finale della loro politica nei confronti della RPDC è costringere quest’ultima ad abbandonare la propria costituzione e il proprio sistema, e che essi non hanno alcuna intenzione di coesistere con essa.

L’accesso della Repubblica Popolare Democratica di Corea alle armi nucleari svolge un ruolo chiave e importante nel garantire la pace e la stabilità globale come opzione inevitabile per difendere in modo affidabile la sovranità e la sicurezza dello Stato dalla persistente minaccia nucleare statunitense e per assicurare l’equilibrio delle forze.

Al contrario, gli Stati Uniti mettono in pericolo la pace e la sicurezza globale e minano le basi del sistema internazionale di non proliferazione nucleare attraverso un radicale accumulo di armamenti nucleari e una sconsiderata proliferazione nucleare. Tale azione egemonica degli Stati Uniti è la minaccia più grave che l’intera comunità internazionale si trova ad affrontare.

In quanto maggior potenza nucleare mondiale, gli Stati Uniti dovrebbero onestamente adempiere al loro obbligo di disarmo nucleare più di chiunque altro e interrompere immediatamente atti di proliferazione nucleare preoccupanti come la “deterrenza estesa”, la condivisione nucleare con Stati non nucleari e il trasferimento di tecnologie per sottomarini nucleari.

Mettiamo in guardia l’AIEA circa il tentativo di mettere in discussione e scoraggiare il giusto esercizio dei diritti sovrani della Repubblica Popolare Democratica di Corea, perdendo la propria indipendenza e imparzialità e ignorando la reale e concreta minaccia nucleare degli Stati Uniti.

La posizione della Repubblica Popolare Democratica di Corea come Stato dotato di armi nucleari, che è stata permanentemente specificata nella legge suprema e fondamentale dello Stato, è diventata irreversibile. L’AIEA, che non ha formalmente stabilito relazioni con la RPDC per più di trent’anni, non ha alcun diritto legale né giustificazione morale per interferire negli affari interni di uno Stato dotato di armi nucleari che esiste al di fuori del Trattato di Non Proliferazione (TNP).

Se l’AIEA fosse sinceramente preoccupata per la minaccia nucleare internazionale e per il peggioramento dell’ambiente di sicurezza internazionale causato da essa, sarebbe logico mettere in discussione l’atto malevolo degli Stati Uniti, che violano sfrenatamente l’obbligo assunto davanti alla comunità internazionale di prevenire la proliferazione nucleare, mentre si concentrano più di chiunque altro sull’accumulazione di potenza nucleare.

Gli Stati Uniti hanno portato agli estremi la loro minaccia nucleare con il passare dei giorni e l’alleanza nucleare guidata dagli Stati Uniti si sta facendo sempre più disperata nei suoi atteggiamenti di confronto. Rafforzare costantemente il deterrente nucleare per l’autodifesa per far fronte a questa realtà è l’opzione migliore per prevenire il rischio di una guerra nucleare nella penisola coreana e nella regione e per garantire in modo affidabile il diritto di esistenza e sviluppo del nostro Stato.

Come sempre, ci opporremo e respingeremo in modo risoluto qualsiasi tentativo di cambiare l’attuale posizione della Repubblica Popolare Democratica di Corea e adempiremo fedelmente al nostro dovere davanti alla comunità internazionale in qualità di Stato responsabile dotato di armi nucleari.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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