La Cina accoglie con favore l’adozione della risoluzione ONU sul cessate il fuoco a Gaza

La Cina accoglie con favore la risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza e l’accesso umanitario. Pechino critica il veto statunitense e sollecita Israele a fermare le operazioni militari nella Striscia.

Xinhua – 13 giugno 2025

L’inviato cinese ha accolto con favore, giovedì, la risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza e l’accesso umanitario immediato e su larga scala.

La risoluzione adottata giovedì riflette l’appello schiacciante della comunità internazionale, invia un forte messaggio politico e incarna la solidarietà e il consenso della stragrande maggioranza dei membri dell’ONU, ha dichiarato Fu Cong, rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite.

Fu ha espresso rammarico per il fatto che il Consiglio di Sicurezza non sia riuscito ad adottare una risoluzione simile la settimana scorsa a causa del veto degli Stati Uniti.

Nel suo intervento a spiegazione del voto, Fu ha invitato Israele a fermare la sua offensiva militare su Gaza.

“Israele continua ad intensificare la sua offensiva militare contro Gaza, e ogni giorno si perdono numerose vite innocenti”, ha osservato. “Nessun pretesto potrà mai rendere nobile o giusta l’uccisione di civili”.

Un cessate il fuoco immediato e permanente è la via giusta per salvare vite e per riportare a casa gli ostaggi. La Cina esorta Israele a cessare immediatamente tutte le operazioni militari a Gaza. Il Paese che gode di una significativa influenza dovrebbe adottare un atteggiamento imparziale e responsabile e intraprendere azioni efficaci e decise, ha affermato Fu.

Egli ha inoltre dichiarato che la Cina si oppone alla strumentalizzazione degli aiuti umanitari.

Le Nazioni Unite e le agenzie umanitarie hanno avvertito che a Gaza una carestia su larga scala è imminente. Al contrario, ai confini della Striscia enormi quantità di cibo restano stoccate nei magazzini, impossibilitate a entrare per raggiungere i civili affamati, ha sottolineato Fu.

“Una simile privazione forzata del diritto delle persone a ricevere beni di prima necessità costituisce una violazione del diritto internazionale. È crudele e inaccettabile”, ha dichiarato. “La Cina si oppone fermamente alla strumentalizzazione degli aiuti umanitari e invita Israele, in quanto potenza occupante, ad adempiere ai propri obblighi, revocare immediatamente il blocco su Gaza, ripristinare pienamente l’accesso agli aiuti e sostenere l’operato delle Nazioni Unite e delle agenzie umanitarie”.

Dallo scoppio del conflitto, l’Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza hanno adottato numerose risoluzioni per chiedere un cessate il fuoco, e la Corte Internazionale di Giustizia ha emesso diversi ordini. Tuttavia, nessuno di questi provvedimenti è stato efficacemente attuato, ha fatto notare Fu.

L’attuazione integrale delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza è un obbligo per tutti gli Stati membri secondo la Carta delle Nazioni Unite. Rispettare il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario è una responsabilità che ricade su ogni Stato. La comunità internazionale deve agire per fermare tutte le violazioni e garantire l’obbligo di rendere conto, in modo da difendere insieme il multilateralismo e l’autorità del diritto internazionale, ha dichiarato l’ambasciatore cinese.

La Cina continuerà a lavorare con la comunità internazionale per ottenere un cessate il fuoco a Gaza, alleviare la catastrofe umanitaria e raggiungere una soluzione complessiva, giusta e duratura della questione palestinese, ha concluso.

La risoluzione dell’Assemblea Generale è stata adottata con 149 voti a favore, 12 contrari e 19 astensioni. La Cina ha votato a favore.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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