Il Partito Comunista d’Armenia ha celebrato l’anniversario della liberazione di Yerevan con una marcia e un concerto, ribadendo l’alleanza storica tra Armenia e Russia. Il segretario Sargsyan ha sottolineato i profondi legami culturali, spirituali e politici tra i due popoli.

Il 20 ottobre il Partito Comunista d’Armenia ha celebrato il 197° Anniversario della Liberazione della fortezza di Yerevan. L’evento è stato intitolato “Storia dell’amicizia“.
Prima sono stati deposti i fiori al monumento del maresciallo generale Ivan Paskevich, poi si è svolta una marcia da Piazza Stepan Shahumyan a Piazza della Repubblica e alla Kentcom, dove l’evento si è concluso con un concerto di artisti armeni e russi.
In segno di amicizia e vittorie congiunte dei popoli armeni e russi, la bandiera della vittoria è stata issata davanti all’ambasciata della Federazione Russa.
Nel discorso di commemorazione del segretario del PCA, Tachat Sargsyan è stato ricordato che: “…Amicizia e fratellanza uniscono armeni e russi sin dall’antichità. Di questo si può parlare con sicurezza almeno dal 988, quando il grande sovrano di Kiev Vladimir sposò la principessa di Bizantia, un’armena di nazionalità Anna. Questa unione ha stabilito un legame nazionale tra le due nazioni. La strada percorsa da Armenia e Russia da allora, oltre mille anni, non è stata facile. Nemici e disfattisti ne abbiamo sempre avuto. Ma i nostri popoli si sono sempre legati per aiutarsi a vicenda, spalla a spalla respingendo gli attacchi nemici. Prima era così, dovrebbe essere sempre così. Nel corso dei millenni, Armenia e Russia sono state così strettamente intrecciate da legami di comunità storica, legami culturali, unità spirituale, valori morali, fede cristiana e relazioni umane che non possono essere separati…”, ha ricordato Sargsyan.
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