Il governo del presidente Giammattei è stato fortemente contestato in seguito all’approvazione della nuova legge di bilancio. L’articolo di Federica Chiechi.

Il 19 novembre 2020 l’ICEFI (Instituto Centroamericano de Estudios Fiscales), attraverso un comunicato stampa, ha chiesto ai cittadini guatemaltechi di pronunciarsi contro l’approvazione della legge di bilancio per il 2021, approvata tra il 17 e il 18 novembre. A seguito di una loro prima analisi infatti sono state sottolineate delle anomalie dovute, secondo la fonte, ad un processo parlamentario non completamente partecipativo e trasparente.
Questo avvenimento ha portato centinaia di persone a riunirsi questo sabato 21 nella Piazza della Costituzione e in altri punti della città per una manifestazione pacifica contro il governo e contro il presidente Alejandro Gianmattei. La protesta è continuata anche il giorno successivo e ha come richieste, oltre al ritiro della legge di bilancio, una reale lotta contro la corruzione (spesso favorita e non contrastata dal sistema giuridico) e, a livello più immediato, delle soluzioni reali sia per la crisi sanitaria che per i due uragani che solo due settimane fa hanno colpito le zone del nord-est del Guatemala, tutti eventi per i quali il governo è stato accusato di non aver fatto abbastanza.
Più precisamente, la legge di bilancio viene accusata di prevedere tagli all’istruzione e alla sanità, dando priorità a progetti che favorirebbero aziende vicine al governo piuttosto che ricorrere ai ripari dell’impatto sociale ed economico che il Covid-19 sta avendo.
Durante una sessione del parlamento la deputata Evelyn Morataya Marroquin, esortando a concordare delle modifiche a questa legge, ha fatto notare che solo il 3,94 % del bilancio viene destinato alla lotta contro la fame, e ha sottolineato la cattiva gestione dei fondi affermando che, di tutti i soldi destinati alla salute nel corso di quest’anno, solo il 48% è stato utilizzato per la pandemia. Eppure, conclude, vengono richiesti altri soldi per la sanità. Inoltre, questa legge di bilancio prevede la richiesta di due prestiti ingenti, al FMI (Fondo Monetario Internazionale) e al BIRF (Banco Interamericano de Reconstruccion y Fomento), portando ad una cifra ancora maggiore i debiti già contratti.
Durante la manifestazione, alcune persone hanno lanciato oggetti infuocati nel Parlamento (che in quel momento era vuoto) incendiando parti dell’edificio. Parallelamente, le forze di polizia sono intervenute contro i manifestanti usando manganelli e gas lacrimogeni, tanto che Erika Guevara Rosas (Direttrice di Amnesty International per le Americhe) ha chiesto di avviare delle indagini per le molte denunce di maltrattamenti.
A seguito delle proteste, il presidente del Congresso ha fatto sapere che, “per la governabilità del paese e la pace sociale“, verrà sospeso il processo di attuazione della contestata legge di bilancio.
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