Germania: l’Assia conferma il trend della Baviera, Merkel in crisi

Due settimane dopo la Baviera, un altro Land tedesco è andato al voto: si tratta dell’Assia, dove domenica 28 ottobre gli elettori sono stati chiamati a rinnovare la composizione del Landtag, formato da 137 seggi.

Quinto Land tedesco per popolazione, l’Assia non ha la stessa importanza della Baviera, ma con i suoi sei milioni di abitanti rappresenta comunque un campione importante per l’andamento della politica di Germania, soprattutto se i risultati elettorali vanno a confermare quelli registrati solo due settimane prima nelle consultazioni bavaresi.

Proprio come accaduto in Baviera, infatti, la notizia più importante è rappresentata dal crollo dei due partiti “tradizionali”. L’Unione Cristiano-Democratica di Germania (Christlich Demokratische Union Deutschlands, abbreviato in CDU), il partito della cancelliera Angela Merkel e del ministro-presidente uscente Volker Bouffier (praticamente il governatore del Land) ha fatto registrare un calo di undici punti percentuali, ottenendo il 27% dei consensi e 40 seggi, mentre il Partito Socialdemocratico di Germania (Sozialdemokratische Partei Deutschlands, SPD) non ha raggiunto la soglia del 20% (19.8%), eleggendo ventinove deputati, nove in meno rispetto alla precedente legislatura.

L’altro dato che accomuna l’Assia alla Baviera è invece l’esplosione del partito ecologista Alleanza 90/I Verdi (Bündnis 90/Die Grünen), che oramai rappresenta un’interessante alternativa a sinistra dell’SPD. La forza condotta in questa tornata elettorale da Tarek Al-Wazir e Priska Hinz (abbiamo già sottolineato in passato l’abitudine, per i partiti verdi, di essere retti da una diarchia uomo-donna) ha quasi raddoppiato i propri consensi, pareggiando il risultato dei socialdemocratici (19.8% e ventinove seggi), nonostante in Assia i Verdi facessero parte della coalizione di governo (in Baviera erano invece all’opposizione).

Importante anche la crescita dell’estrema destra di Alternativa per la Germania (Alternative für Deutschland), che guadagna nove punti percentuali e raggiunge il 13.1% dei suffragi, eleggendo per la prima volta diciannove deputati nel Landtag dell’Assia, ma restando comunque al quarto posto tra i partiti più votati. Un leggero incremento, di circa un punto percentuale, è stato poi fatto registrare sia dal Partito Liberale Democratico (Freie Demokratische Partei, FDP), che ha eletto undici rappresentanti con il 7.5%, che dal partito di sinistra Die Linke (6.3% e nove seggi conquistati).

La notizia più importante, tuttavia, è arrivata poche ore dopo la pubblicazione dei risultati elettorali: la cancelliera Angela Markel, viste le batoste subite sia in Baviera che in Assia, ha dichiarato che non si ricandiderà come leader del partito al congresso che si terrà ad Amburgo nel mese di dicembre, e di conseguenza non dovrebbe essere candidata neppure alle prossime elezioni legislative federali del 2021. I due ministri-presidenti, Volker Bouffier in Assia e Markus Söder in Baviera, dovrebbero invece essere in grado di formare una coalizione per continuare a governare i rispettivi Länder.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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