Maldive: tutti contro Nasheed, eletto Yameen

Il nuovo presidente delle Maldive è il 54enne Abdulla Yameen Abdul Gayoom, leader del Progressive Party of Maldives. È questo il verdetto, per certi versi incredibile, del ballottaggio che ha avuto luogo nell’arcipelago dell’Oceano Indiano lo scorso 16 novembre.

L’incredibilità sta nel fatto che, dopo il primo turno, l’ex presidente Mohamed Nasheed si trovava in pole position per l’elezione, avendo ottenuto addirittura il 46,93% dei consensi, non distante da quel 50% necessario per vincere. E, invece, al secondo turno Nasheed ha incrementato di poco i propri punti percentuali, portandoli a 48,61 contro i 51,39 del nuovo capo di stato Yameen.

Per chi ha seguito la puntata precedente, però, questa situazione non è poi così assurda. La verità è che nelle Maldive si è creato oramai un forte fronte anti-Nasheed, il primo presidente democraticamente eletto dall’indipendenza del piccolo stato arcipelagico. Un’ostilità talmente forte, voluta soprattutto dai poteri forti, che ha portato all’elezione di un personaggio strettamente correlato all’ex dittatore Maumoon Abdul Gayyoom, del quale Yameen è il fratellastro. Il Partito Progressista, infatti, sebbene sia ufficialmente guidato da Yameen, è in realtà sempre sotto il controllo di Gayyoom, ormai 75enne, che è stato Presidente delle Maldive per un trentennio, dal 1978 al 2008, in modo quasi ininterrotto.

Ecco, quindi, come i moti di protesta che avevano destituito Nasheed aprendo la crisi politica del Paese hanno portato al ritorno al potere del partito islamista di Yameen e Gayyoom. Alla base del fallimento di Nasheed ci sono soprattutto le politiche di liberalizzazione, mentre il nuovo presidente Yameen punta molto di più sul settore pubblico e sulle aziende pubbliche. L’unico dubbio è se in effetti Yameen riuscirà a smarcarsi dal suo illustre predecessore Gayyoom, noto soprattutto per la grande corruzione del suo regime, mettendo in pratica politiche che tutelino la popolazione e che faccia valere la voce del piccolo stato sulla scena internazionale, visto il costante rischio ambientale corso dalle Maldive.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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