Bhutan, le elezioni nel Paese dove i partiti sono vietati

Non è in realtà un caso unico (avevamo parlato qualche tempo fa del caso di Vanuatu), ma il piccolo stato asiatico del Bhutan, arroccato tra le montagne himalayane e schiacciato tra due giganti come la Cina e l’India, è uno dei pochi Paesi nel mondo in cui non esistono i partiti politici. Le leggi della monarchia attualmente retta dal giovane Re Drago (Druk Gyalpo) Jigme Khesar Namgyal Wangchuck, salito al trono nel 2008, vietano infatti l’appartenenza a formazioni politiche, ma questo non significa che non si svolgano delle elezioni.

I cittadini del Bhutan sono stati chiamati alle urne il 23 aprile per rinnovare i venti membri eletti del Consiglio Nazionale, ognuno dei quali rappresenta un distretto del Paese (Dzongkhags). A questi venti consiglieri eletti dal popolo, se ne aggiungono poi altri cinque scelti direttamente dal Druk Gyalpo. I candidati, naturalmente, si sono presentati a titolo personale, ed il più votato di ogni distretto è stato eletto al Consiglio Nazionale.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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