
L’allenatore bulgaro di lotta greco-romana, Armen Nazaryan, due volte campione olimpico, ha iniziato uno sciopero della fame sabato scorso, per protestare contro la soppressione della lotta nel programma dei Giochi Olimpici 2020. La notizia è stata confermata dalla Federazione bulgara di lotta.
Un altro campione olimpico bulgaro, Valentin Yordanov, oro ad Atlanta ’96 nella categoria 52 kg, aveva rinunciato il 20 febbraio, per lo stesso motivo, alla sua medaglia, seguito da un secondo oro olimpico, il russo Murtazaliev. Il presidente della FILA (Federazione Internazionale di Lotta), lo svizzero Raphaël Martinetti, si era invece dimesso dalle sue funzioni il 16 febbraio, chiedendo la riammissione della lotta ai Giochi.
Nazaryan, 38 anni, campione olimpico di lotta greco-romana ad Atlanta ’96 ed a Sydney 2000 “non mangerà fino all’inizio d Campionati Europei, il 22 marzo a Tblisi (Giorgia)”, come comunicato dalla sua federazione. “Berrò solamente succhi. La lotta ha sempre fatto parte del programma olimpico, spero di spingere il CIO a riesaminare la decisione”, ha dichiarato.
Campione olimpico della categoria 52 kg nel ’96 per l’Armenia, Nazaryan ha poi acquisito la cittadinanza bulgara, con la quale vinse l’oro olimpico nella categoria 58 kg a Sydney 200 ed il bronzo nella categoria 60 kg ad Atene 2004. Nel suo palmarès, anche 17 medaglie fra Mondiali ed Europei.
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