
Grenada è un piccolo archipelago caraibico di 105.000 abitanti, ufficialmente facente parte del Commonwealth britannico. Il capo di stato è, quindi, la regina d’Inghilterra, ma il potere si trova in effetti in mano al governo. Dopo un esecutivo di centrosinistra, questa volta è toccato ai conservatori del NNP (New National Party) imporsi. Il loro leader, Keith Claudius Mitchell è quindi il nuovo Primo Ministro di Grenada.
Una dura sconfitta per il governo uscente, rappresentato dal NDC (National Democratic Congress), che non ha ottenuto neanche un seggio dei 15 disponibili nel piccolo parlamento dell’arcipelago, nonostante la candidatura del Primo Ministro uscente, Tillman Thomas. Il Parlamento sarà quindi unicamente occupato dai candidati del NNP, che ha ottenuto il 60,04% dei voti contro il 39,31% del NDC, ma soprattutto la vittoria in tutti e 15 i collegi elettorali, ognuno dei quali elegge un parlamentare.
Tutti gli altri partiti, ad iniziare dalla nuova formazione politica del National United Front, hanno ottenuto percentuali inferiori all’1%.
Secondo gli osservatori internazionali, le elezioni si sono svolte in maniera “civile e pacifica”, nonostante dei piccoli problemi burocratici. Da notare la bassa rappresentanza femmile, visto che solo 4 dei 15 parlamentari saranno donne.
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