
Il processo di pace tra le FARC-EP (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo) ed il governo colombiano era iniziato sotto i migliori auspici e grande soddisfazione da entrambe le parti. La prima forte battuta d’arresto è arrivata però lo scorso venerdì, in quanto i rappresentanti delle FARC hanno respinto la riforma costituzionale del codice militare approvata dal Congresso Colombiano, giudicandola come un passo verso l’impunità.
Questo provvedimento permetterebbe ai militari di restare impuniti per oltre 3.500 uccisioni, in particolar modo di civili. A detta del governo colombiano, invece, la rifoma servirebbe per “salvaguardare l’istituzione militare”, parere confermato anche dal presidente della repubblica, Juan Manuel Santos.
Le prossime sedute del processo di pace che cerca di porre fine a questo conflitto pluridecennale, si svolgeranno dal 19 al 21 dicembre. Il luogo prestabilito resta L’Avana, con Cuba e la Norvegia che continueranno a svolgere il ruolo di mediatori.
Intanto le FARC hanno annunciato un cessate il fuoco che si prolungherà anche per il primo mese del 2013, in attesa di nuovi passi nelle trattative di pace.
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