
Si chiama Peer Steinbrück, già Ministro delle Finanze dal 2005 al 2009, il candidato designato a sfidare Angela Merkel alle prossime elezioni tedesche del settembre 2013. Con oltre il 93% dei voti, il congresso dei socialdemocratici ha infatti scelto in maniera netta il proprio leader.
Un successo netto anche quello di Angela Merkel, che a sua volta è stata confermata una nuova volta dai cristiano-democratici della CDU nel ruolo di leader con il 98% dei consensi.
Con Steinbrück la SPD dimostra di voler operare una svolta a sinistra rispetto alle ultime esperienze, sebbene non abbia incassato il supporto dell’ala sinistra del partito stesso. Il candidato socialdemocratico ha infatti bocciato l’idea di una nuova Gro?e Koalition, grazie alla quale era diventato Ministro, con il partito della Merkel, preferendo eventualmente un’alleanza con i Verdi, una forza che gode di buoni consensi in Germania, e volendosi basare su tre principi cardine: “Libertà, giustizia sociale e solidarietà”.
Steinbrück ha anche sottolineato la necessità di instaurare un salario minimo legale ad 8,50 € per ora di lavoro, appoggiando le rivendicazioni della confederazione sindacale DGB.
Sostanzialmente, la SPD ha fatto la scelta di tornare ad avere un ruolo importante nella vita del Paese, senza compromessi con la CDU, ma allo stesso tempo mantenendo un profilo piuttosto moderato rispetto a quelle che sarebbero le richieste dell’area più socialista del partito. Un ritorno, potremmo dire, all’era di Gerhard Schröder.
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