
Lunedì 19 novembre ha avuto inizio il dialogo di pace tra il governo colombiano e le FARC-EP (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo, in spagnolo Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo). Le trattative si tengono nella capitale cubana, La Habana, con la mediazione dello stesso governo cubano, per mettere fine a questo conflitto iniziato nel 1964 in Colombia.
Le FARC, create nel 1964 come braccio armato del Partito Comunista Colombiano, hanno negli anni abbandonato il progetto rivoluzionario iniziale che giustificava la loro stessa esistenza, dedicandosi principalmente al traffico di droga ed a numerosi rapimenti. Il dialogo è iniziato proprio con la dichiarazione delle FARC di rinunciare ai rapimenti.
Gli esponenti delle FARC si sono detti soddisfatti delle prime fasi del dialogo, all’insegna della “sintonia” fra le due parti. In particolare, il guerrigliero Jesús Santrich ha tracciato un “buon bilacio” delle prime settimane di trattativa, ed ha annunciato che è stato raggiunto un primo accordo che prevede la partecipazione della cittadinanza alla pacificazione.
Dopo una pausa, il 5 dicembre scorso è iniziata la seconda fase del dialogo, nel tentativo di trovare nuovi punti in comune e di far avanzare il processo di pace.
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