
Come era già stato previsto dagli exit poll e dai primi spogli, Ernest Bai Koroma, dell’All People’s Congress, è stato confermato presidente della Sierra Leone. Koroma ha ottenuto il 58,7% dei voti, superando quindi il limite imposto dalla legge (55%) per diventare presidente al primo turno. Per Koroma, eletto per la prima volta nel 2007, si tratta del secondo mandato presidenziale nello stato africano, e dovrebbe restare in carica fino alle prossime elezioni del 2017. La costituzione della Sierra Leone, infatti, prevede che un presidente possa ricevere al massimo due mandati. Koroma, nel suo discorso immediatamente sucessivo alla rielezione, ha dichiarato che il suo obiettivo sarà quello di “continuare ad attrarre gli investimenti e combattere la corruzione”, secondo quanto previsto dalla sua “Agenda per la Prosperità”.
Lo sconfitto è invece Julius Maada Bio, del Sierra Leone People’s Party, che ha ottenuto il 37,4% dei suffragi, meno di quanto probabilmente si aspettasse.
L’affluenza alle urne è stata molto elevata (circa l’87%) ed al momento non si sono registrati i temuti scontri tra i sostenitori di Koroma e quelli di Bio, sebbene questi ultimi abbiano parlato di brogli elettorali nella rielezione di Koroma. Le accuse sono però state immediatamente smentite dagli osservatori locali ed internazionali.
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