
6 novembre: il giorno delle presidenziali statunitensi, del referendum sullo status politico di Puerto Rico, ma anche dei referenda sui matrimoni omosessuali di tre stati: Maine, Maryland e Washington. In tutti e tre i casi la popolazione si è espressa in favore dei matrimoni omosessuali: il 52.58% nel Maine, il 51.96% nello stato di Washington ed il 51.90% nel Maryland.
In tutti e tre i casi si trattava di leggi che erano già state approvate, ma allo stesso tempo erano stato raccolte le firme necessarie per un referendum abrogativo, che non ha avuto successo. Il mondo dei diritti LGBT continua quindi ad espandersi in tutti i continenti, in attesa che anche l’Italia incominci a fare qualche passo in avanti in questa direzione, ad iniziare da una legge contro la discriminazione in base all’orientamento sessuale.
Tornando agli USA, i matrimoni omosessuali sono ormai legali in 9 stati (Connecticut, Iowa, Maine, Maryland, Massachusetts, New Hampshire, New York, Vermont, Washington) e nel District of Columbia. Il riconoscimento delle coppie di fatto, invece, è possibile in altri 10 stati: California, Colorado, Delaware, Hawaii, Illinois, New Jersey, Nevada, Oregon, Rhode Island e Wisconsin.
Vista la nuova elezione di Barack Obama, ciò in cui possiamo sperare è una legge federale sui matrimoni omosessuali, di modo che tutti gli stati degli USA debbano adeguarvisi, senza ulteriori iter legislativi e referenda per ogni stato della federazione statunitense.
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