Obama, Romney e…

La sfida per le presidenziali statunitensi è di certo quella tra il presidente uscente dei democratici, Barack Obama, e lo sfidante repubblicano Mitt Romney. Ma, seppur nella totale oscurità mediatica, ci sono altri candidati a queste presidenziali, dato che il bipartitismo perfetto non esiste neanche negli Stati Uniti, al contrario di ciò che si crede. Tutti i partiti minori vengono generalmente raggruppati nell’espressione “Third Party”, ovvero tutto ciò che non è né democratico né repubblicano.

Chi sono costoro? Innanzi tutto vi sono coloro che, aritmeticamente, potrebbero vincere le elezioni:

  • Gary Johnson, già governatore del New Mexico dal 1995 al 2003, candidato per il Libertarian Party;
  • Jill Steyn, una fisica del Massachusetts, candidata per il Green Party, che propone il “Green New Deal”;
  • Virgil Goode, già membro della House of Representatives dal 1997 al 2009 ed in precedenza senatore della Virginia sin dal 1973, candidato del Constitution Party;
  • Rocky Anderson, già sindaco di Salt Lake City (Utah) dal 2000 al 2008, candidato del Justice Party, da lui fondato nel 2011.

Altri candidati non hanno accesso ad almeno 270 grandi elettori (il minimo per vincere le presidenziali), ma saranno comunque della partita:

  • Peta Lindsay (Party for Socialism and Liberation), costituzionalmente ineleggibile perché troppo giovane;
  • Tom Hoefling (American Independent Party e America’s Party);
  • Roseanne Barr (Peace and Freedom Party);
  • James Harris (Socialist Workers Party);
  • Steward Alexander (Socialist Party USA);
  • Tom Stevens (Objectivist Party);
  • Merlin Miller (American Third Position Party);
  • Andre Barnett (Reform Party USA);
  • Jerry White (Socialist Equality Party);
  • Jim Carlson (Grassroots Party);
  • Jack Fellure (Prohibition Party).

Un’altra serie di candidati, invece, non ha avuto accesso alla tornata elettorale:

  • Jim Duensing (Boston Tea Party);
  • Stephen Durham (Freedom Socialist Party);
  • T.J. O’Hara (Modern Whig Party).

Inoltre, si sono presentati tutta una serie di candidati indipendenti, ovvero non legati a nessun partito, tra i quali Randy Blythe, cantante del gruppo metal Lamb Of God.

Il partito Americans Elect, infine, ha rinunciato a presentare un candidato, dopo che le primarie, organizzate online, non avevano dato il riscontro voluto.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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