Timor Est alla ricerca di miglioramenti negli standard sanitari

La Repubblica Democratica di Timor Orientale è uno degli stati più giovani del mondo. Situato nella parte orientale dell’isola di Timor, questo stato ha ottenuto l’indipendenza dall’Indonesia solo nel 2002, in seguito ad un referendum organizzato dall’ONU nel 1999, in cui la popolazione aveva espresso il desiderio di distaccarsi dal governo di Jakarta. Le motivazioni di questa scelta vengono soprattutto dai differenti passati coloniali: mentre l’Indonesia è stata una colonia olandese, la parte orientale dell’isola di Timor era l’unica ad essere sotto la dominazione portoghese. Nel 1975, la parte portoghese dell’isola è stata occupata dall’Indonesia, e da allora è iniziato un movimento di guerriglia, terminato solo con l’indipendenza.

Una curiosità legata a questo stato è, innanzi tutto, quella del nome: il termine Timor, infatti, non vuol dire altro che “est”, per cui il significato del nome di Timor Est è quello di “est est”.

Sin dall’indipendenza del 2002, il governo di Dili, oggi guidato da José Alejandro “Xanana” Gusmão, si è trovato a dover far fronte ad una situazione sanitaria abbastanza critica. La scelta è stata quindi quella di investire particolarmente in questo settore, per migliorare alcuni indicatori come la speranza di vita (attualmente di 62 anni). Timor Est si colloca infatti al settimo posto mondiale per quanto riguarda le spese sanitarie in rapporto al PIL (oltre il 12%), in una classifica guidata dal piccolo stato delle Isole Marshall (Oceano Pacifico).

Nonostante ciò, il numero di medici timorensi è ancora basso ed insufficiente a coprire i bisogni della popolazione, per questo Timor Est ha iniziato un proficuo rapporto di cooperazione con Cuba, come recentemente ricordato dalla “first lady” timorense, Isabel da Costa Ferreira, moglie del Presidente Taur Matan Ruak (nome di battaglia di José Maria de Vasconcelos). Isabel da Costa Ferreira ha voluto “ringraziare i medici cubani che prestano attenzione medica in territorio timorense e che allo stesso tempo lavorano come professori e offrono il loro esempio ai nostri futuri medici”.

Grandi sforzi sono stati fatti anche nel settore economico, grazie alle risorse di petrolio e gas naturale, ma anche all’esportazione di prodotti agricoli. L’obiettivo del governo è quello di uscire dal sottosviluppo entro il 2030.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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