Iraq

L’alleanza tra comunisti e sciiti vince le elezioni nell’Iraq post-bellico

L’alleanza tra comunisti e sciiti vince le elezioni nell’Iraq post-bellico

Dopo la guerra e con l’occupazione statunitense non ancora terminata, e dopo la conseguente uccisione di Saddam Hussein e l’imposizione velata di un governo malcelatamente filoamericano, l’Iraq sta faticosamente riacquisendo una vita politica propria: non è un caso che le elezioni del 12 maggio scorso, in quelle che possono essere definite come le prime vere elezioni dopo la guerra, abbiano visto la vittoria dei comunisti e dei loro alleati.

In Iraq si semina per raccogliere un Kurdistan capitalista e filo-americano

In Iraq si semina per raccogliere un Kurdistan capitalista e filo-americano

Con il 92.7% delle preferenze, i curdi di stanza in Iraq si sono espressi a favore dell’indipendenza da Baghdad attraverso un recente referendum popolare. Tuttavia, l’esistenza di un Kurdistan indipendente non sembra essere ancora vicina, e questo referendum non fa altro che nascondere la grande frammentazione e le differenze che esistono tra le diverse aree popolate dai curdi, con il chiaro obiettivo di dare un’impronta capitalista e filo-statunitense ad un eventuale nuovo stato nel cuore del Medio Oriente.