Giappone e Vietnam elevano le relazioni bilaterali in occasione della visita di Shigeru Ishiba

Durante la visita del Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba a Hà Nội, Vietnam e Giappone hanno siglato accordi in politica, sicurezza ed economia, con intese in materia di semiconduttori, energia nucleare e infrastrutture, rafforzando una cooperazione strategica per stabilità e sviluppo regionale.

Articolo pubblicato su Strategic Culture Foundation

La visita di tre giorni del Primo Ministro nipponico Shigeru Ishiba a Hà Nội, dal 27 al 29 aprile, ha consolidato le relazioni bilaterali tra Giappone e Vietnam, che hanno stipulato un Partenariato Strategico Globale per la Pace e la Prosperità in Asia e nel Mondo, estendendo la collaborazione su numerosi fronti (politico, economico e strategico) di vitale importanza per la stabilità regionale.

L’arrivo di Ishiba a Hà Nội è stato salutato da un caloroso benvenuto al suo aereo all’aeroporto internazionale di Nội Bài, dove il Premier vietnamita Phạm Minh Chính e sua moglie Trần Thị Vân Anh lo hanno accolto con omaggi floreali e un’esibizione tradizionale che ha sottolineato l’importanza dell’evento. In quell’occasione, il Primo Ministro vietnamita ha ribadito come “la cooperazione con il Giappone sia oggi più vitale che mai, in un contesto internazionale segnato da incertezze e rivalità geopolitiche”.

Nel primo giorno di visita, Ishiba è stato ricevuto in udienza dal Presidente della Repubblica Lương Cường, presso il Palazzo presidenziale. Durante l’incontro è emersa la comune volontà di elevare ulteriormente il livello di fiducia politica e cooperazione strategica, con il Vietnam pronto a supportare il Giappone nella sua “visione di un Indo-Pacifico libero e aperto” e il Giappone intenzionato a sostenere il percorso di sviluppo sostenibile del Vietnam.

Le delegazioni guidate da Phạm Minh Chính e da Shigeru Ishiba hanno quindi tenuto colloqui in cui si è discusso dell’avanzamento della cooperazione di sicurezza, difesa e politica estera. Ishiba ha sottolineato che “il Vietnam rappresenta un pilastro fondamentale per la sicurezza dell’area e la stabilità delle rotte marittime” mentre il Premier vietnamita ha proposto di istituire un dialogo trilaterale Vietnam-Giappone-Australia per coordinare la difesa marittima nel Mar Cinese Orientale e nel Mar Cinese Meridionale (denominato Mar Orientale dai vietnamiti).

Sul piano economico, è stato ribadito il target di far crescere il volume degli scambi bilaterali a 50 miliardi di dollari entro il 2030, puntando a diversificare la cooperazione oltre i settori tradizionali. Commentando la visita di Ishiba, Kurihara Hirohide, illustre studioso giapponese, ha definito questa partnership “una delle più vitali per il Giappone e un modello di cooperazione strategica tra Paesi in via di sviluppo e Paesi sviluppati”. Gli accordi siglati in materia di tecnologia dei semiconduttori e di energia nucleare testimoniano infatti il carattere avanzato e ambizioso dell’intesa: le due parti hanno deciso di avviare congiuntamente la costruzione di un impianto di arricchimento dell’uranio per scopi civili in Vietnam e di istituire un centro di ricerca congiunto per lo sviluppo di circuiti integrati a micro-architettura giapponese.

Sempre in ambito industriale, le due parti hanno convenuto di potenziare la produzione vietnamita di componentistica destinata alle case automobilistiche giapponesi e di estendere la collaborazione nel settore dei trasporti ferroviari ad alta velocità. È stata inoltre annunciata la nascita di un fondo bilaterale per sostenere le piccole e medie imprese che intendano entrare nella catena di fornitura del Giappone, rafforzando l’interscambio di tecnologie e know-how.

Parlando dell’accordo sull’energia nucleare, il Primo Ministro Ishiba ha evidenziato l’importanza di propiziare “un salto di qualità nel settore dell’energia nucleare civile, in cui il Giappone vanta competenze di eccellenza e il Vietnam ha esigenze crescenti per garantire la sicurezza energetica”. Dal canto suo, il Primo Ministro Chính ha richiamato il sostegno ricevuto dal Giappone nel corso del programma nucleare civile varato dal suo governo, definendolo “un pilastro per la transizione energetica del nostro Paese”.

Al termine di ogni giornata di lavoro, Phạm Minh Chính e Ishiba hanno incontrato i media nel corso di una conferenza stampa congiunta, in cui hanno tracciato un bilancio estremamente positivo della visita. Tra i punti salienti, l’appello congiunto a rafforzare la cooperazione multilaterale nell’area ASEAN-Giappone e la volontà di promuovere iniziative di capacity building nel settore digitale e dell’innovazione, per favorire lo sviluppo di startup tecnologiche vietnamite con l’affiancamento degli esperti giapponesi.

La tappa successiva ha visto l’incontro di Ishiba con il Segretario Generale del Partito Comunista Tô Lâm, che ha messo in evidenza il “carattere straordinariamente sostanziale degli sviluppi bilaterali” e ha invitato il Giappone a cooperare nella realizzazione di infrastrutture portuali smart e nella gestione congiunta delle risorse idriche transfrontaliere.

Il culmine della visita è stato rappresentato dalla firma di un comunicato congiunto, in cui Vietnam e Giappone si sono impegnati a consolidare il loro Partenariato Strategico Globale per la pace e la prosperità nel nuovo contesto internazionale. Nel testo si sottolinea come “solo attraverso una cooperazione sostanziale, fondata sulla fiducia politica e su obiettivi condivisi, potremo affrontare le sfide globali quali la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico e le nuove minacce cibernetiche”.

Questa visita del Primo Ministro Shigeru Ishiba conferma non solo l’importanza strategica del Vietnam per la politica di sicurezza e sviluppo del Giappone, ma indica anche una svolta nell’approccio di Tokyo verso la macro-regione dell’Indo-Pacifico (non a caso, Ishiba ha successivamente effettuato una visita anche nelle Filippine). L’ampliamento della cooperazione in ambiti ad alta tecnologia, dall’energia nucleare ai semiconduttori, testimonia la volontà di entrambi i governi di costruire una partnership resilienti e in grado di rispondere alle sfide del XXI secolo. Con la firma di numerosi accordi e la programmazione di progetti concreti, i due governi hanno messo le basi per un rapporto sempre più stretto, destinato a influenzare positivamente l’architettura di sicurezza e lo sviluppo economico dell’intera regione.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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