
Come già previsto dopo il primo turno, il ballottaggio delle presidenziali slovene ha premiato Borut Pahor, dei socialdemocratici (Socialni Demokrati). Pahor ha ottenuto il 67,44% dei suffragi, sconfiggendo nettamente il presidente uscente, Danilo Türk, che non otterrà quindi un nuovo mandato.
L’affluenza alle urne ha raggiunto appena il 42%, registrando il dato più basso alle presidenziali slovene sin dall’indipendenza. Il dato può essere letto allo stesso modo delle basse affluenze che si registrano nel resto dell’Europa: in questo momento di crisi, i popoli europei dimostrano di avere una scarsa fiducia nella politica, e questo si ripercuote naturalmente sulle elezioni, che vengono da molti giudicate inutili. I politici, in particolare, sono ritenuti incapaci di risolvere i veri problemi che i cittadini si trovano ad affrontare quotidianamente, in Slovenia come nel resto d’Europa.
Conosciuti i risultati, il nuovo presidente Borut Pahor ha dichiarato che il popolo sloveno necessita fiducia, rispetto e tolleranza. “Questo è solo l’inizio, l’inizio di qualcosa di nuovo, una nuova speranza, un nuovo periodo” ha aggiunto. Il suo avversario, Danilo Türk, si è congratulato con il vincitore, ma ha anche aggiunto che continuerà a fare politica attivamente all’interno del Paese.
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