Cuba in pieno processo elettorale

Cuba è in pieno fermento elettorale per la tornata 2012-2013: i preparativi sono già iniziati circa un mese fa. Questo forse sorprenderà coloro i quali fino a ieri pensavano che a Cuba le elezioni neanche esistessero.

Il primo passo è stato quello della nomina dei candidati delegati di circoscrizione, ovvero dei quartieri, per formare i 168 governi municipali e le rispettive assemblee. La legge elettorale cubana del 1992 prevede la pubblicazione delle biografie e delle fotografie dei candidati in luoghi pubblici ad alta frequentazione, al fine di impedire la propaganda dei singoli candidati e quindi forme di proselitismo.

Il 21 ottobre ha quindi avuto luogo questa prima tornata elettorale, che in realtà costituisce la prima fase delle elezioni generali, che proseguiranno con le elezioni delle assemblee provinciali e culmineranno con le votazioni per i deputati del Parlamento.

Facendo riferimento alla costituzione cubana (“il voto è libero, uguale e segreto”), la presidentessa della Commissione Elettorale Nazionale (CEN), Alina Balseiro, ha sottolineato la partecipazione attiva del popolo che contraddistingue il processo elettorale cubano. La legge elettorale cubana permette di votare dal compimento dei 16 anni di età, ed il voto è nominale, di modo che gli elettori possano scegliere i candidati che “considerano con più meriti e valori morali per rappresentare i loro concittadini”.

La vicepresidente del CEN, Rosa Charroó, ha invece voluto mettere in risalto la democraticità del processo elettorale cubano, che permette ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti, grazie proprio al voto nominale, che in molti altri Paesi considerati democratici è ormai passato di moda, lasciando spazio a liste bloccate decise dai quadri di partito. Va ricordato, inoltre, che la costituzione cubana prevede che i parlamentari continuino a guadagnare la stessa somma che guadagnavano con il loro lavoro precedente l’elezione, e che l’elezione non prevede l’accesso a particolari privilegi.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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